Il primo consiglio d’amministrazione dopo l’era Sensi, sancì un momento delicatissimo nel passaggio della Roma alla cordata americana
Il 4 luglio del 2011, alle ore 16, presso lo Studio Grimaldi, in via Pinciana 25, si svolse il primo Consiglio d’Amministrazione della Roma “post Sensi”. La cordata americana, all’epoca guidata da Thomas Di Benedetto, non era ancora diventata ufficialmente proprietaria del club, motivo per cui la riunione svoltasi 10 anni fa fu di vitale importanza per permettere alla società di muoversi sui temi più urgenti.
Dopo circa un’ora e mezza di riunione, i dirigenti del club uscirono dallo studio per comunicare le nuove nomine. L’avvocato Roberto Cappelli fu scelto come presidente ad interim, fino alla conclusione della compravendita. Intervistato poco dopo la sua nomina, l’avvocato rispose: “Sono stato nominato presidente e Claudio Fenucci amministratore delegato. Questa struttura di governance accompagnerà la società fino alla chiusura degli accordi con gli americani. Speriamo di chiudere per metà luglio, poi se slitta di qualche giorno non fa nulla. DiBenedetto? Non l’ho sentito dopo la nomina che è avvenuta mezz’ora fa, ma ci sentiamo sempre per il closing. Tutto procede nel modo più fluido possibile e le decisioni di oggi sono state fatte per la fluidità dell’azione sul mercato. Quando arriva DiBenedetto? Non lo so di preciso, ma quando finiremo sarà lì”. Inevitabile l’emozione del tifoso, oltre che dell’avvocato: “Da romanista per me è un onore, ma dura solo un mese. Il mercato? Non finisce ora. Sarà Fenucci a partecipare alle riunioni di Lega”.
In occasione fu nominato anche un comitato esecutivo composto da Cappelli, Fenucci, da Paolo Fiorentino e dall’avvocato Mauro Baldissoni. Il nuovo presidente mantiene l’incarico fino la settembre del 2011, quando Thomas Di Benedetto, nel Consiglio d’amministrazione successivo, prenderà la carica di Presidente della Roma.