Lo Special-One sarà battagliero come ai tempi dell’Inter o pacato come al Tottenham?
I tifosi della Lupa da qualche settimana a questa parte si stanno domandando: che Mourinho sarà quello che per 3 anni dimorerà sul pianeta giallorosso?
Sarà forse uno Special-One battagliero come ai tempi in cui allenava l’Inter, oppure un pacato Normal-One come ai tempi in cui allenava il Tottenham? Ovvero: sentiremo ancora il portoghese parlare del “rumore dei nemici”, e lo vedremo ancora gesticolare mimando i polsi bloccati da manette immaginarie oppure no? La sua conferenza stampa di presentazione è stata la miglior risposta possibile. La stoccata, fin troppo poco velata, all’Inter scudettata che non paga gli stipendi è un graffio tipico dello Special One d’antan.
Le parole rivolte “alla sua Inter” non sono passate inosservate
Della lunga conferenza stampa di presentazione del portoghese più di qualsiasi altra cosa hanno colpito le parole rivolte “alla sua Inter”; il fatto di aver detto che “è facile vincere quando non si pagano gli stipendi” è un attacco ai vecchi colori nerazzurri che amava. No, non è una nostra personale interpretazione, ma un dato di fatto, considerando che il dirigente interista Marotta, in maniera signorile, ha voluto rispondere. Se non si fosse sentito in causa non avrebbe mai affermato che Mourinho è “una volpe e allo stesso tempo un abile provocatore”. Chi nelle parole di Mourinho intravede invece una critica generale a tutti quei club che non hanno bilanci sostenibili, e dunque fanno fatica a pagare gli stipendi, secondo noi è in errore. Ma perché arrivare a colpire un club che ha amato alla follia? Perché Mourinho voleva colpire Conte, con cui non è mai andato d’accordo. Se vi ricordate in Premier League tra i due c’era grande antipatia. Comunque il senso delle parole del portoghese potrebbe essere stato “facile chiedere e far comprare alla società top player super costosi a cui non si è in grado di pagare lo stipendio e poi vincere lo scudetto”. Al di là di ogni possibile interpretazione, quel che è certo è che la Roma ha il suo di top player, ed è Abraham, il giocatore più pagato nella storia della Lupa che con i suoi colpi trascinerà il gruppo alla vittoria nonostante le quote Serie A non siano certo favorevoli ai giallorossi.
Un italiano ancora impeccabile
Sebbene siano passati più di 10 anni dalla sua prima esperienza italiana, il leggendario Mourinho ricorda ancora bene l’italiano. Saperlo parlare quasi alla perfezione dopo così tanto tempo gli permetterà di entrare presto nella testa dei suoi calciatori. Non ci stupiremmo se tra qualche mese uno di loro farà come Ibra e ammetterà candidamente “che per Mourinho sarebbe pronto a uccidere”. Stando così le cose, non stupitevi se il portoghese sarà battagliero come ai tempi dell’Inter e non certo pacato e un po’ rassegnato come ai tempi del Tottenham.