Mourinho costruisce la sua Roma in silenzio
“Abbiamo un’idea ma bisogna lavorare per capire come possiamo esprimerci al massimo”. Così esordiva José Mourinho nella conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore della Roma; pare quindi che lo Special One sapesse già dal 4 maggio come avrebbe giocato la sua nuova squadra.
Nel mentre continua a nascondere il tutto ai media (tant’è che le prime due amichevoli stagionali non saranno accessibili al pubblico), il portoghese ha già indicato ai suoi uomini gli schemi tattici in vista della prossima stagione. E’ chiaro che il modulo cardine sarà il 4-2-3-1 – da sempre “stella polare” del tecnico. In attesa del rientro di Pellegrini dall’infortunio, nei primi giorni di allenamento i protagonisti dell’attacco giallorosso sono stati Zaniolo, Mkhitaryan ed El Shaarawy, con Dzeko come centravanti.
Sarà una squadra a forte trazione anteriore, che punterà il tutto sulla fisicità di Zaniolo e sugli uno contro uno del “Faraone”: una squadra, però, che dovrà essere camaleontica, e adattare il modo di giocare in base alle esigenze. Oltre al 4-2-3-1 è stato indicato come modulo anche il 3-5-2, in cui uno dei tre centrocampisti interni potrebbe abbassarsi per gestire il possesso (presumibilmente Xhaka, promesso sposo giallorosso, o Cristante).
Fondamentale sarà il ruolo di Dzeko, che fungerà da spartitore del pallone. Comunque sia, il fatto di non avere uno schema unico e fisso su cui lavorare è piaciuto parecchio al gruppo. Lo scrive Il Messaggero.