Intervista esclusiva dell’esterno giallorosso
Leonardo Spinazzola parla dopo il grave infortunio rimediato in Nazionale: lo fa sulle colonne de “Il Romanista”. Ecco uno stralcio delle sue parole.
“A novembre sarò a disposizione del mister per ricominciare a giocare. Nella mia testa c’è solo questa data.
Altri ci sono riusciti, ci proverò anche io. Ora mi sto riposando, ho saltato tanto per festeggiare e mia moglie era preoccupata per questo, ma quando è partito lo spumante negli spogliatoi, mi sono seduto. Cantavo ma seduto.
Per una settimana sono rimasto stordito. L’adrenalina ha girato a mille, mangiavo pochissimo e mi veniva subito la nausea. Ancora non ci credevo che abbiamo vinto, ora sono carico per il lavoro che mi attende. A Trigoria torno a lavorare il 2 agosto, andrò a fare mobilità della caviglia ma per sei settimane non potrò poggiare il piede per terra. Ma io non sto fermo e vedo già miglioramenti.
L’infortunio? Nessun dolore, ho sentito un colpo e ho sperato ci fosse qualcuno dietro. Ho pianto perché ho capito cosa mi sarei perso. Fragilità muscolare? Unico vero infortunio con l’Ajax, con il Man Utd non avevo recuperato al cento per centro, sapevo a cosa stavo andando incontro. Pentito? Ma scherzi, quelle partite le devi giocare a tutti i costi.
Vina? Sono contento, è il benvenuto. Finché non rientro non poteva giocarle tutte Calafiori.
Mourinho? Ci ho parlato al telefono prima dell’Europeo e poi quando sono tornato a Trigoria. Mi sembra una brava persona ma si vede che è tosto, è tanta roba.
Zaniolo? Nico è un animale, è tornato a fare a sportellate.
Vincere a Roma? Sul pullman scoperto non solo l’ho pensato, ma l’ho detto. Ci sarebbero state il triplo delle persone”.