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Mkhitaryan: “A Mourinho interessano soltanto i 3 punti. Possiamo vincere qualcosa”

Il calciatore giallorosso ha rilasciato un’intervista a Sky Sport

Henrikh Mkhitaryan ha prolungato il proprio contatto con la Roma per un’altra stagione, la prima in giallorosso di José Mourinho, tecnico che ha già avuto ai tempi di Manchester. L’armeno ha rilasciato un’intervista a Sky Sport, che andrà in onda oggi. Ecco le sue dichiarazioni:

Sono rimasto perché credo nel progetto del club. Possiamo vincere qualcosa. Ho avuto qualche offerta, dall’Italia e dall’estero ma ho deciso di rimanere. Sono contento di averlo fatto“.

Sugli obiettivi.
“Gli obiettivi non sono ambiati dall’anno scorso, dobbiamo fare il massimo per fare meglio dello scorso anno. Non sarà facile, abbiamo un nuovo allenatore con nuove idee, dobbiamo adattarci per fare il meglio possibile il prima possibile. Mi aspetto di fare meglio dello scorso anno”.

Perché sei rimasto alla Roma?
“Sono rimasto perché ho creduto nel progetto di questa società, mi è piaciuto fin dal primo giorno. Qui mi trovo bene, mi piacciono la squadra e la città. Credo che possiamo vincere qualcosa coi giallorossi. Ho avuto offerte dall’Italia e dall’estero, ma ho scelto di restare e sono contento”.

Chi ti voleva?
“Non posso dirlo”.

Mourinho?
“Ha tanta ambizione, vuole vincere sempre. A lui non frega niente se si gioca bene o male, importano solo i tre punti. Tutti sanno che ha vinto quasi tutto, speriamo di vincere qualcosa perché può darci di più. Non voglio parlare del passato, ne abbiamo parlato insieme, abbiamo ricominciato da un nuovo livello. So cosa chiede ai calciatori, sono pronto per tutto. Abbiamo chiarito tutto”.

Zero presenze per Zaniolo. È come se fosse un nuovo acquisto, che impressione ti ha fatto?
“Dal primo giorno penso che sia un calciatore fantastico. Ho tanta fiducia in lui, penso che darà qualcosa in più che è mancato l’anno scorso. La sua presenza, la sua forza, la sua capacità tattica e tecnica parlano per lui. Penso che farà bene e aiuterà la Roma a essere più in alto possibile”.

I tre più forti con cui hai giocato?
“Il primo è Ibrahimovic. La sua classe, l’intelligenza di capire il calcio e giocare. Poi Pogba, è un giocatore forte, ogni tanto è sottovalutato, può fare la differenza. Il terzo è Aubameyang, ci capivamo molto bene”.

Chi vince lo scudetto?
“Penso che sarà dura come lo scorso anno. Sarà interessante, tutte le squadre saranno pronte. Non posso dire, non ho visto giocare le altre. Dobbiamo concentrarci e parlare di noi, è importante sapere cosa vogliamo noi. Sono 2-3 anni senza Champions League, dobbiamo lavorare di più e credere che possiamo arrivare in Champions”.

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