Bove è stato quasi sempre il migliore quando chiamato in causa. Zalewski ha mostrato piglio giusto e fantasia
Edoardo Bove e Nicola Zalewski sono i giovani che hanno più colpito Mourinho. È ancora presto per dire se resteranno in rosa tutta la stagione, ma certamente si sono giocati, e si stanno giocando, al massimo le loro occasioni. Il primo, centrocampista, ha approfittato dell’assenza di Veretout, del mancato arrivo (per ora) di Xhaka o chi per lui, delle vacanze di Cristante post Europeo e anche dell’infortunio di Villar e ogni volta che è stato chiamato in causa è stato quasi sempre il migliore. Mou questo lo ha notato, così come ha notato serietà e professionalità negli allenamenti, e lo ha messo in campo, oltre che per necessità, anche per scelta, preferendolo a colleghi più esperti come Diawara. Zalewski in attacco ha avuto più concorrenti, perché le punte ci sono state tutte dal giorno uno, ma nonostante questo è riuscito a ritagliarsi anche lui uno spazio. Come? Sfruttando ogni singolo secondo avuto a disposizione, entrando sempre con il piglio giusto e con quella fantasia che ogni tanto alla Roma manca.