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Roma nervosa in campo e anche fuori (per Dzeko)

Dzeko

Giallorossi alla ricerca del nuovo Dzeko

Roma nervosa, in campo e fuori. L’amichevole contro il Betis Siviglia, come quella con il Porto, ha evidenziato quanto i giallorossi abbiano alzato il livello della tensione in partita, “spinti” da Mourinho che chiede sempre il massimo: contro gli spagnoli, “provocati” dall’arbitraggio discutibile del sivigliano Jorge Figueroa Vazquez, sono stati espulsi Pellegrini, Karsdorp e Mancini (che in teoria rischiano la squalifica) oltre al tecnico portoghese.

Il nervosismo fuori dal campo riguarda il mercato. A meno di ripensamenti, che a questo punto sarebbero clamorosi, Edin Dzeko andrà all’Inter, che lo ha convinto con un biennale a 4.5 milioni netti. In casa giallorossa già da un paio di giorni si pensa alla successione.

Il nome in grado di infiammare la piazza è quello di Mauro Icardi, in uscita da Parigi dopo l’arrivo di Messi. L’agente dell’argentino ha aperto alla Roma, invogliato soprattutto dalla presenza di Mourinho, considerato il tecnico ideale per rilanciare l’ex interista. Un problema da superare è però il costo del cartellino – il Psg due anni fa lo ha pagato 50 milioni di euro più bonus – e l’ingaggio da circa 9 milioni netti: una soluzione tra Roma e Psg potrebbe essere un prestito biennale, con Icardi che dovrebbe ridursi lo stipendio per andare incontro ai giallorossi.

Più abbordabile Andrea Belotti: non ha rinnovato con il Torino (il contratto scade il prossimo 30 giugno) e non lo farà, e il prezzo del suo cartellino è sceso a 18 milioni di euro. La Roma all’inizio dell’estate gli aveva offerto 4 milioni di ingaggio, lui aveva dato ampia disponibilità ai giallorossi in attesa di un accordo tra le società, che non è arrivato. Finora.

Non solo Icardi e Belotti. In Premier piace Tammy Abraham, attaccante del Chelsea che farà posto a Lukaku: c’è da superare la concorrenza dell’Atalanta e dell’Arsenal, costa 40 milioni ma si proverà la via del prestito biennale con obbligo di riscatto, guadagna 3.5 milioni. Non è tramontata nemmeno la pista Alexander Isak, svedese della Real Sociedad: costa quanto Abraham, ma guadagna meno. Lo scrive “Il Corriere della Sera”.

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