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Perinetti: “Mourinho mi disse che sarebbe tornato in Italia. Non pensavo alla Roma”

Mourinho

Il Direttore sportivo Giorgio Perinetti, che vanta anche un’esperienza alla Roma, ha parlato di Josè Mourinho

Il Direttore sportivo Giorgio Perinetti è stato intervistato sulle frequenze di Centro Suono Sport, nel programma “Altrimenti ci arrabbiamo”. Queste le sue dichiarazioni sulla Roma di Mourinho e non solo:

Quando sei entrato nel calcio, immaginavi di diventare dirigente?
“Lo sognavo. Una volta mi trovavo in Curva Sud all’Olimpico e sognavo di essere uno di quelli che potesse uscire da quel tunnel, poi non ho mai giocato a livello professionistico e sognavo di essere uno degli addetti ai lavori. Ho fatto il lavoro che sognavo di fare, sono stato fortunatissimo forse qualcuno là in alto mi ha voluto, non è casuale restare tanti anni sulla breccia, ho rinunciato tante cose nella vita privata ma tutto sommato sono contento”.

La situazione degli esuberi in casa Roma?
“Questo è stato il calciomercato degli esuberi, tante squadre avevano molti calciatori e non sono riusciti a piazzarli. Si è continuato negli anni passati a fatturare contratti onerosi, oggi ci ritroviamo con tanti problemi derivanti dalla pandemia, poi tante società rifiutano di concedere buonuscite e tutto si è paralizzato. Il nostro poi è un campionato appetibile come pochi altri, quindi poi non è facile piazzarli. In Cina ora non vanno più ed è difficile indirizzarli all’estero, tipo campionati come Premier League o Liga prendono solo calciatori di prima fascia, ma nemmeno campionato come quello russo prendono questo tipo di calciatori”.

Com’è cambiato il mercato negli anni?
“I cartellini ormai riguardano solo calciatori di primissima grandezza, se pensate a quello che stava accadendo per Mbappé… Negli ultimi anni sono aumentate le commissioni per gli agenti, non capisco perché un direttore sportivo non possano parlarsi direttamente senza mettere di mezzo una persona che prende le commissioni. Sono cose che non capisco, il calciatore deve pagare il suo procuratore ma è una cosa che è stata accantonata, praticamente è la società che paga il procuratore ed è un’altra anomalia”.

Che ne pensa del lavoro svolto da Tiago Pinto?
“Penso che sia un mercato positivo, Tiago Pinto ha sicuramente fatto bene, ci ha messo molto impegno e ha tolto molti calciatori, non era facile piazzarli tutti. È arrivato a soddisfare le esigenze di Mourinho al 70-80%. Sono i giocatori poi quelli che scendono in campo”.

Mourinho?
“L’ho sentito spesso in questi anni e mi aveva anticipato che sarebbe tornato in Italia. Certo non pensavo approdasse alla Roma. Penso sia il personaggio più azzeccato per la Roma in questo momento, sono contentissimo che sia arrivato alla Roma. Non sono sorpreso particolarmente, poi è chiaro che non era facile da immaginare. Ha fatto una scelta strategica importante legata all’Italia, poi Roma nel mondo significa molto. Gli stranieri sanno cosa sia Roma e questo ci inorgoglisce, lavora per la Roma vale moltissimo e Mourinho non ha fatto questa scelta a caso. Rappresentare la Roma penso sia una cosa straordinaria”.

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