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Cervone: “Pellegrini? Mi aspetto ancora di più. Mourinho è già uno di noi”

Le parole dell’ex numero uno giallorosso sulla Roma, e non solo

Giovanni Cervone, ex portiere della Roma dal 1889 al 1997, con cui ha vinto una Coppa Italia, hai microfoni di New Sound Level ha parlato del ruolo di Pellegrini, dell’arrivo di Mourinho nella capitale e di quello di Rui Patricio, che come fatto da lui protegge la porta giallorossa.

Si può fare un paragone tra Giannini e Pellegrini?
“Sono due giocatori molto differenti, Pellegrini ha delle grandissime qualità e in campo deve dare l’esempio, si deve dar da fare un po’ di più lasciando perdere le polemiche e le chiacchiere. Può e deve diventare un punto fermo della Roma, può portare avanti la tradizione dei capitani dopo Giannini e Totti”.

Cosa pensi di Rui Patricio?
“Abbiamo fatto un notevole salto di qualità, Rui è un portiere molto serio e concentrato e mi piace moltissimo. Ha una grande personalità e dà ai difensori quella giusta tranquillità che serve per essere ordinati e compatti. Ha anche risolto determinate situazioni difficili, mi auguro continui così. Il suo punto di forza è la serenità e la convinzione nei propri mezzi. I difensori dovrebbero sbagliare un po’ di meno e mantenere di più la concentrazione, ma con un portiere così e con un allenatore così è più facile.” 

Possiamo paragonare Mourinho a uno degli allenatori che hai avuto nella tua carriera?
“Possiamo paragonarlo a Mazzone per il suo modo di stare in panchina e per la cattiveria e la personalità, anche per la corsa sotto la curva. Sono due allenatori con una personalità simile, ma qui stiamo parlando di un vincente, che ha vinto anche con squadre che partivano non da favorite, ad esempio il Porto o la stessa Inter nel 2010. Speriamo la società lo segua, perché possiamo arrivare a competere per qualcosa. A me basta vedere la voglia e lo spirito battagliero che Mourinho ha riportato nella nostra squadra. Bisognerà anche essere bravi ed equilibrati nel momento di una sconfitta, rimanendo sempre fiduciosi e lavorando anno dopo anno per arrivare a competere in tutte le competizioni. E’ Mourinho il miglior acquisto della Roma, lasciamo  gli scienziati alle altre squadre e teniamoci questi personaggi con gli attributi. E’ già uno dei nostri”.

Inciderà il cambio sulla panchina veronese, con Di Francesco sostituito da Tudor, per la partita della Roma?
“La Roma in questo momento è una squadra molto più in palla del Verona a prescindere da chi sta in panchina. Il Verona ha perso lo smalto che avevano l’anno scorso con Juric, si vede che il cambio in panchina ha influito e non poco. La Roma deve fare la Roma e continuare sulla sua strada, non possiamo permetterci di fare conti ma dobbiamo scendere in campo e dettare legge”. 

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