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Mourinho: “Su Abraham decido domani, Vina è ok. Servirà personalità” (VIDEO)

Mourinho Roma Napoli

Il tecnico giallorosso Josè Mourinho si presenta in conferenza stampa per presentare la sfida dell’Allianz Stadium Juventus-Roma


Alle ore 15:30 il tecnico portoghese Josè Mourinho si presenta in conferenza stampa, per presentare la sfida di domenica sera all’Allianz Stadium tra i giallorossi e la Juventus di Massimiliano Allegri. La sfida è valida per l’ottava giornata di Serie A. 

Mister domani affronterete un allenatore che, qualora ci fosse bisogno, sa mettersi sulla difensiva… Cambierà il vostro sviluppo offensivo?

“Questo è essere risultatista… Questo è talento, basta. Max ce l’ha in abbondanza. Ma è normale cambiare gli sviluppi di volta in volta. Io non sono naiff perdendo identità di gioco e non voglio offrire quello che loro preferiscono avere. Agli avversari non vanno date opportunità che loro vogliono, a me piace molto adattarmi. Ma è difficile”.

Cosa manca alla Roma per vincere gli scontri diretti?

“Molto difficile, abbiamo avuto giorni dove non siamo stati al completo. Per noi è impossibile capire che squadra gioca, nella Juve sono tanti. Anche senza Dybala e Rabiot sono tanti di qualità, tante opzioni, tanta duttilità. Preparare la gara è difficilissimo. Per noi unico dubbio è Tammy. Noi siamo in crescita ed è importante un’identità e non voglio andare a Torino e snaturarci. Andiamo lì per giocare e, se non vinciamo, voglio che sia per “colpa” della Juve e no per colpa nostra. Ma ripeto, tutte queste differenze, domani arrivederci…”

Su cosa bisogna lavorare per ridurre il gap con le prime?

“Mah.. il Campionato è iniziato qualche settimana fa. A volte è difficile rispondere perchè sembro ripetitivo. Una squadra gioca per vincere la Champions, l’altra per vincere la Conference. La Juve ha vinto 9 scudetti di fila, la Roma ne ha vinti 0 degli ultimi 10. Max ha lavorato 5 anni alla Juve, seppur col lavoro interrotto, io sono arrivato 3 mesi fa. Difficile rispondere. C’è differenza però, quando la partita inizia e siamo 11 contro 11, fino all’ultimo secondo si deve dimenticare tutto, soprattutto noi. Serve personalità e coraggio”.

Questa partita è speciale o come tutte le altre?

“Mi piace giocarla, tantissimo. Ma nessun sentimento negativo anzi, positivo. A tutti piace giocare queste partite. Vincere contro una squadra che è bassa in classifica è lo stesso, sono sempre 3 punti. Ma giocare i big match è sempre una sfida che piace a tutti”.

Abraham e gli altri due centravanti come stanno? Ogni top club ha 3 centravanti

“Stanno bene, su Abraham deciderò domani. Ma stanno tutti bene, abbiamo difficoltà quando abbiamo assenze in qualche reparto, che altre squadre non hanno, ma per il centravanti siamo ok. Se non gioca Tammy abbiamo 2 giocatori che possono giocare sempre”.

Teme, visti i precedenti, che Orsato possa essere condizionato da lei?

“Partiamo dall’arbitro, ma no da Orsato, da tutti. Prima della gara sono sempre contento con l’arbitro. Non mi interessa nulla del passato, dei risultati precedenti. Pensate che spesso, l’arbitro, neanche so chi è. Tutti vogliono fare bene e meritano rispetto. Orsato ha esperienza e io sono tranquillo e felice. Certo, sbagliano come tutti ed esce la critica, come sbagliamo noi. Ma prima della partita io sono sempre contento. Domani è uguale”. La gente è rimasta con quel gesto delle orecchie, ma ha dimenticato i 90′ di partita. Quella è un’emozione finale, a volte si dimentica tutto. Sono da tanti anni nel calcio, non è grave”.

Che differenza c’è tra risultatista e giochista?

“Risultatista è uno che vince, altrimenti non potresti chiamarlo così. Io ho vinto qualcosa, Max anche. Questo è positivo. La sfida tra me e Max non è una sfida, al massimo è sfida Juve VS Roma, ma no tra me e lui. C’è rispetto e stima tra me e lui, con le riunioni Uefa sono stato tante volte insieme a lui. Certo, non c’è grande amicizia perchè di contatto poco… ma per me è un piacere stare con lui. Sono felice che sia tornato, è un grande allenatore”.

Cosa succede con Villar, come mai è fuori?

“Fuori? Chi ti ha detto che non è convocato? Perchè mi chiedi di Villar? Magari mezz’ora fa è andato fuori dal centro sportivo e qualcuno ha pensato male. Convocato? Sì, non partirà titolare però è convocato. Villar sta facendo uno sforzo gigante per cambiare e per adattarsi al mio modo di giocare. L’anno scorso era più facile per lui, perchè giocava con 5 dietro. Adesso per lui è più difficile. Arriveranno le sue opportunità, magari già domani… ma parte dalla panchina”.

La Juventus ha ancora la possibilità di lottare per lo Scudetto?

“Domanda per Max, no per me (ride). Però, se devo rispondere, dico ovviamente di sì. La Juve è fortissima, gioca sempre per vincere trofei. Non sono 11 bravi, sono 11 che vogliono vincere. Allegri è un grande allenatore”.

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