“Se noi punissimo solo gli atti volontari, i rigori sarebbero pochissimi. Chi è il giocatore che colpisce volontariamente il pallone nell’area di rigore? Proprio per questo è stata cambiata la regola: prima la volontarietà era la conditio sine qua non, invece è solo una delle condizioni che rendono punibile il contatto tra mano o braccio e pallone. La più ovvia e banale. Ma ci sono altre situazioni dove non c’è dolo, ma colpa. E anche quella va sanzionata. La colpa nasce solo quando le braccia sono in una posizione che non è giustificata dal movimento del calciatore”.