Giallorossi solo noni nei falli commessi ma terzi per numero di cartellini complessivi. Il portoghese: “Sembriamo una squadra di assassini”
“Per quanti cartellini prendiamo sembriamo una squadra di assassini”. Il paragone, certamente forte come è nel suo stile, è di Josè Mourinho che proprio non riesce a mandare giù la facilità con cui a dire suo – e di tutto l’ambiente Roma – i calciatori della Roma vengono ammoniti e, in alcune occasioni, espulsi. L’ultimo caso è quello di Felix che contro lo Spezia si è preso un rosso nato da una prima ammonizione considerata eccessiva.
Non a caso ieri in conferenza ha sottolineato: “Ho detto a Cristante di andarci piano con l’arbitro perché lui non è Bonucci o non è un giocatore che ha uno status che può permettersi certe cose con il direttore di gara”. Una frecciata magari passata un po’ inosservata perché è arrivata in tarda serata e non è stata detta davanti alle tv, ma che fa capire quale sia il pensiero di Mourinho sulla questione.
Lo scrive La Gazzetta dello Sport