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Mourinho: “Mercato positivo. Spinazzola? Pazzo chi lo vedeva in campo a novembre”

Le dichiarazioni di Mourinho in vista del Cagliari

In vista di Roma-Cagliari parla José Mourinho in conferenza stampa. Il coach portoghese risponderà alle domande dei giornalisti in sala stampa. Ecco tutte le sue dichiarazioni:

Penso che sarà una partita molto più complicata di quanto dice la partita, giocheranno molto chiusi, aspettando i colpi degli attaccanti. E’ una mia impressione? Quale è la sua analisi?

“Sono d’accordo con te, non credo che il Cagliari sarà lì alla fine della stagione. Hanno fatto sei punti nelle ultime due, verranno a Roma per fare punti, riesce a giocare contro squadre più forti. Però per noi è una gara importante, abbiamo fatto un punto nelle ultime tre, ma pensiamo a domani. Abbiamo lavorato con i problemi che abbiamo, anche dopo una partita come quella di domenica; non è solo lavorare, ma anche motivare e avere coraggio di giocare la prossima, che non è mai facile. L’Olimpico sarà praticamente vuoto, mi dispiace per la squadra ma molto più per la gente che voleva venire e che dovrà rimanere a casa, ma cerchiamo di fare di questo una motivazione extra”.

Qualcosa su Sergio Oliveira: le chiedo se nella sua testa è uno che può giocare anche come costruttore di gioco, al centro in un eventuale centrocampo a tre. E per quanto riguarda i rigori, lui ha segnato 16 rigori su 18 calciati in carriera: può diventare la prima opzione?

“Non lo so, dobbiamo decidere. Non ti posso dire perché abbiamo lavorato su tante cose e in questo caso specifico è una cosa che non abbiamo fatto. Abbiamo cercato di dare  Sergio e a Maitland-Niles un po’ di conoscenza tattica della squadra. Su Sergio, non ho mai pensato che sarebbe stato possibile prenderlo con questa formula, non l’avevo messo in conto, conoscendo l’importanza di Sergio nel Porto: quando è arrivata la possibilità per Tiago Pinto ho detto subito di sì, ma non perché lui è un regista, non perché è centrale e può migliorare la squadra, no. Lui è un giocatore con un carattere di cui abbiamo bisogno, con personalità ed esperienza. E’ cresciuto con una mentalità che conosco bene, ho pensato subito che da come si comporta in campo era importante per noi. Poi è multifunzionale, sa giocare, dà esperienza, ci migliora, e con il nostro profilo di mercato può migliorare la rosa e le opzioni. Per questo dico che questo mercato è stato positivo, abbiamo preso due giocatori presto – è merito del direttore – e che migliorano tanto le nostre opzioni: fino ad ora abbiamo fatto sette mesi con un solo terzino destro, ora con Maitland Karsdorp non ha giocato con la Juve e non è stato un problema. Sergio può fare tutto in ogni centrocampo, è tutto, e per la nostra rosa è molto importante le opzioni a poco a poco, questi due giocatori ci daranno più equilibrio”.

Volevo chiederle un aggiornamento su El Shaarawy.

“Sono stato simpatico nel fare la conferenza alle due, non posso darti alcune notizie. E Shaarawy non si è allenato non solo oggi, vediamo se può farlo oggi, se così sarà sarà in panchina. Avremo 4-5 giocatori Primavera con noi, se lui arriva all’ultimo momento sarà in panchina”.

Ci può dire gli indisponibili?

“El Shaarawy, Smalling e Karsdorp non si sono allenati con noi, vediamo oggi”.

Da cosa dipende l’involuzione di Veretout? Lo considera un pilastro?

“Se si guarda al numero di partite della nostra rosa può essere una rosa grande nei numeri ma ci sono 14-15 giocatori che giocano sempre. Nessuno deve essere così importante, fino alla settimana scorsa Karsdorp era importantissimo, ora non lo è. Con più opzioni i giocatori diventano meno indispensabili. Possiamo dare ai giocatori l’ossigeno ora, siamo equilibrati. Veretout sarà sempre importante, ma nelle ultime partite non è stato coerente con il potenziale che ha”.

Ci ha detto che è soddisfatto del mercato, le volevo chiedere: in questo momento la rosa è completa o manca qualcosa? Ci si può aspettare qualche arrivo?

“Sono contento perché conosco il mercato che possiamo fare, riconosco e ringrazio lo sforzo della società, il lavoro fatto, perché sono una persona intelligente, equilibrata. Abbiamo fatto un buon mercato in funzione di quello che siamo. Per questa situazione il mercato è sempre complicato, anche per le squadre che possono spendere, ma prendere due giocatori in prestito e preparati per giocare ci ha migliorato, migliorano la rosa. Sergio può giocare ovunque a centrocampo, Maitland può giocare sulle fasce. Se pensiamo all’impiego di Borja, Calafiori e Villar in comparazione con questi giocatori è un miglioramento. Mi aspetto un terzo giocatore? No, abbiamo fatto il possibile, e il direttore ha fatto presto, sono contento”.

Spinazzola torna presto? In fase di non possesso chiede lei di fare riferimento alla palla?

“Chiedo il contrario di quello che i giocatori fanno, chiedo sempre pressione a lato della palla e la copertura diagonale del secondo di centrocampo, anche quando pressiamo alto come contro la Juve, e abbiamo preso gol per questo problema da Dybala, prima di questo c’è stata una fotocopia. Può succedere di sbagliare. Spinazzola? Vorrei sapere chi ha deciso che a novembre sarebbe tornato, saranno stati due pazzi. L’ha dichiarato lui? Anche lui è un pazzo (ride, ndr). E’ una lesione super difficile da recuperare per novembre. Dal primo giorno ho pensato che non avrei avuto Spinazzola in questa stagione. Se arriva il primo di maggio o metà aprile o inizio aprile sarò comunque contento, ha avuto una lesione difficile, ogni giorno dico lo steso: manca un giorno in meno. Qui dentro con lui lavoriamo con tranquillità”.

Dopo Roma-Juve ha descritto molto bene la situazione psicologica della squadra. Come ha preso la squadra queste sue parole? Come si può migliorare questa attitudine ad uscire dalla partita?

“Hanno preso bene le mie parole. Per gente per bene che vuole migliorare e si fida di me vedo sempre positività, tutto ciò che dico alla stampa lo dico anche alla squadra, con loro vado anche molto più profondo. E lo abbiamo fatto, c’è gente che vuole migliorare, non gente permalosa, no. Dico sempre che mi fa piacere lavorare con questa gente, ho già parlato di tutto con loro. In quel periodo dove abbiamo sofferto i tre gol abbiamo fatto solo un fallo, io da solo ne avrei fatti quattro (ride, ndr). Sergio (Oliveira, ndr) sapeva tanto di noi, ma alcune cose non le capisce. Ha detto ‘Ci sono tanti giovani qui’. A poco a poco si migliora”.

E’ stata una settimana difficile, il focus sul Cagliari quale è stato? Sergio Oliveira le ricorda qualcuno? Cosa le dirà?

“Il risultato ha offuscato i 70 minuti, ma fuori, non dentro. Per noi non si sono offuscati, non possiamo dimenticarli. Dobbiamo analizzare quello che abbiamo fatto di buono. La riunione che abbiamo avuto ha avuto al centro per la maggior parte i 70 minuti e non gli ultimi 20. Il dolore è per il risultato, per 70 minuti abbiamo fatto bene. Abbiamo analizzato ogni errore. Ci sono errori anche tecnici, non solo mentali. Immagina la difficoltà di analizzare dopo quella partita. Ma la gente è brava, abbiamo lavorato bene. Il Cagliari? Conosco Mazzarri, sappiamo che è una squadra competitiva, che viene per un punto, ma può anche prenderne tre. Ci siamo preparati, anche noi abbiamo bisogno di punti, non importa come vincere, siamo preparati per vincere”.

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