Le dichiarazioni dell’ex centrocampista giallorosso
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’ex giocatore della Roma Damiano Tommasi ha raccontato un aneddoto risalente a periodo post infortunio nella Capitale.
“Era il 2005, ultimo anno del mio contratto con la Roma. Rientravo dopo il grave infortunio subìto durante l’amichevole con lo Stoke City. Temevano che fossi ridotto a un rottame. Dissi a Rosella, la figlia del presidente Franco Sensi: datemi il minimo salariale, 1.470 euro al mese; se non gioco, ci perdete poco, e se invece gioco, ci guadagniamo in due. La vita da calciatore? Ti stacca da terra. Oggi sei un fenomeno, domani nessuno ti ricorda. Finisci per non stabilire alcuna relazione autentica con il prossimo”.