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Tiago Pinto: “Importante aver tenuto i migliori. Non possiamo garantire la permanenza di Zaniolo”

Il General Manager giallorosso: “Non dò un voto. Ora è il momento del collettivo”

Tiago Pinto ha commentato il mercato invernale della Roma in conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti. Ecco le sue dichiarazioni.

Un titolo per questo mercato… Retroscena ce ne sono? Quale è stata l’offerta più alta ricevuta?
“Cominciamo bene (ride, ndr). Come sempre ho detto mi fa piacere  di fare questa conferenza stampa perchè non parlo tanto. E’ un’opportunità per chiarire tutto. Sul titolo… Noi impariamo tutti i giorni, nell’ultima conferenza mi hanno chiesto un voto e non lo devo fare più perchè sono stato interpretato male (rde, ndr), domani vedrò i titoli. Offerte? Preferisco non parlarne. La cosa più importante è che nelle ultime finestre di mercato siamo riusciti a lasciare i giocatori più importanti a Roma. Non voglio dire numeri, ma sono soddisfatto che i migliori sono rimasti qui. Retroscena? Il mercato è sempre pieno. Nel futuro magari ne avremo la possibilità, ma ho sempre paura di parlare di queste cose”.

Tra i pilastri del futuro c’è anche Zaniolo? Come tempistica il rinnovo sarà tra i primi?
“Ricordo che una settimana dopo la fine del mercato estivo la conversazione era la stessa. C’erano 6-7 giocatori che dovevo rinnovare. Questo è il momento del collettivo, di tutti noi che nei prossimi 4 mesi dobbiamo aiutare mister e giocatori per portare a casa risultati. Non è il momento di parlare di mercato estivo e rinnovi”.

Questo mercato ha accorciato le distanze della Roma dalla Champions?
“Si, abbiamo portato a casa due ragazzi per migliorare la squadra e mandato ragazzi che non giocavano tanto. Il mercato tante volte è capire quello che manca alla squadra e vedere se siamo capaci di prendere giocatori che abbiano subito rendimento. Con umiltà a fine novembre e dicembre abbiamo fatto un buon lavoro con scouting e mister per capire i ruoli da rinforzare. Abbiamo fatto un lavoro veloce e per fortuna i ragazzi sono arrivati e hanno migliorato subito la squadra. E’ evidente”.

C’è la voglia di riscattarli a giugno?
“Abbiamo tempo per pensarci”.

Sono stati fatti due prestiti… Come pensa la Roma di risolvere questo problema per la prossima sessione? Si cederanno titolari o si seguirà questa linea?
“Abbiamo una proprietà che ci è sempre vicino, un allenatore che è come un direttore di orchestra. Il nostro lavoro è unire tutti questi pezzi tra finanze, strategia e parte calcistica. Non ho paura del futuro. Credo che noi in tutte le aree stiamo facendo un lavoro giusto per far sì che la Roma diventi più forte e faremo quello che abbiamo fatto fino ad adesso e la rosa a settembre sarà più forte. Cessione titolari? Riflette quello che è il calcio, sono scelte. Si possono fare anche le due cose per far diventare la Roma più forte. Abbiamo obiettivi sportivi e la prossima finestra di mercato faremo questo”.

Voto più alto per mercato in entrata o in uscita?
“Non faccio voti. Credo che nelle entrate siamo stati veloci a fare quello che dovevamo fare. Siamo stati molto pratici a capire quello che dovevamo prendere. Gli obiettivi sono stati presi. Nelle uscite, quando i giocatori non giocano abbiamo tre obiettivi per le uscite: far diventare la squadra più compatta, poi cercare il progetto giusto per i ragazzi e il terzo fare un bilancio di quello che spendiamo e prendiamo. Anche nelle uscite abbiamo fatto quello che dovevamo fare, forse c’è un giocatore con cui potevamo fare diversamente”.

Diawara ha bloccato il mercato? Più vicino tra Kamara, Grillitsch, Nandez, Zakaria
“Diawara non ha bloccato niente. Il calcio è come un matrimonio (ride, ndr). Se tutte le parti non hanno voglia le cose non si fanno. Non è vero che un terzo acquisto non è venuto perchè Diawara non è andato via. Il 12 gennaio è arrivato Oliveira e avevamo detto che il mercato fosse chiuso. Poi nessuno può dire che al 100% sia chiuso. Ad agosto non mi aspettavo di venire qua con Tammy (Abraham, ndr). Abbiamo detto che con Sergio Oliveira il mercato è sostanzialmente chiuso. Poi qualcuno di voi ha messo nomi. Moutinho è stato uno scherzo del social media che ha alimentato i giornali. Qualcuno si lamenta che Pinto non parla etc. Abbiamo trovato una strategia di dire se c’è qualcosa, se non c’è qualcosa. Tutti questi non sono mai stati trattati. E’ tutta una bugia, anche Kamara”.

C’era anche Zakaria?
“Questo è diverso (ride, ndr). Dimostra che dico la verità. Quando tu cerchi di prendere un calciatore ci sono tanti fattori che influenzano la decisione. E’ vero che era un giocatore che il nostro scouting seguiva. Lavora bene (ride, ndr)”.

Preoccupati per la recompra del Chelsea su Abraham?
“Esiste, ma non siamo preoccupati. E’ dal 2023, ma non sono preoccupato. Sono felice perchè sta giocando bene e ha rendimento”.

La Juventus diventa più pericolosa… Rispetto all’inizio fate meno attenzione agli algoritmi e lavorate di più con l’allenatore?
“Mi devo concentrare sul mio lavoro e non tanto su quello che fanno le altre squadre. Non giochiamo da soli e dobbiamo essere sempre attenti, anche se non perdo tempo per vedere ciò che fanno gli altri. Algoritmo? Non capisco da dove è nata questa cosa. Oggi nel calcio abbiamo un rischio molto grande che è prendere un calciatore sbagliato. Spendere soldi e poi manca il rendimento. Quello che cerchiamo di fare con i ragazzi dello scouting, con le informazioni che cerchiamo, è ridurre il massimo possibile il rischio. Mai abbiamo preso un calciatore per un algoritmo. El Shaarawy e Rui Patricio non hanno bisogno di un algoritmo. Reynolds nemmeno, può essere una scelta sbagliata da parte del direttore sportivo. Non possiamo dimenticare che i dati gestiti dalle persone sono importanti anche per Mourinho. Lo staff tecnico ora non è come 20 anni fa”.

Può garantire che Zaniolo il prossimo anno giocherà nella Roma?
“Non lo può garantire nessuno”.

Come mai in due sessioni di mercato non è arrivato il regista? Può arrivare nella prossima?
“Se non sbaglio Mourinho ha detto che “il mercato non è chiuso ma non mi aspetto più nessuno”. Secondo me il mercato estivo è molto lontano e quando per voi finisce per noi inizia un’altra stagione. Questo è il momento in cui abbiamo portato musicisti all’orchestra ora dobbiamo creare la sinfonia, per il mercato estivo è ancora lontano”.

Si aspettava che a gennaio ci fossero tutti questi colpi di mercato così onerosi?
“E’ vero che ci sono state trattative onerose, ma è anche vero che sono state molto circoscritte. Oltre al tema economico c’è anche quello sportivo. Dopo il Covid stiamo imparando a vivere col virus. In Inghilterra il pubblico non si è fermato più e aspettiamo che il mercato riparta. Non ti posso dire che qualcosa mi ha sorpreso perchè sorprese ce ne sono sempre. Nelle prossime finestre di mercato torneremo un po’ alla normalità. Secondo me non tornerà mai a 3-4 anni fa quando ci sono stati Neymar, Courinho, Dembele. Oggi siamo tutti un po’ equilibrati”.

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