È una rivoluzione, anzi una contro-rivoluzione. E comunque una “nuova alba” dal punto di vista finanziario per il calcio europeo
È una rivoluzione, anzi una contro-rivoluzione. E comunque una “nuova alba” dal punto di vista finanziario per il calcio europeo. Lo stesso che stava alla base del tentato golpe della Superlega, voluto da Juventus, Real Madrid e Barcellona, affondato dall’Uefa, in nome della solidarietà tra i club e grazie al sostegno di quelle società che si sono subito opposte, schierandosi con i vertici calcistici europei.
Su tutte, il Paris Saint Germain del presidente Nasser Al Khelaifi, ormai alla guida dell’Eca e principale alleato di Ceferin. Da nuovo leader del calcio europeo, il qatariota è sempre più determinato a rilanciare la Champions League, un trofeo che non è ancora riuscito a vincere nonostante le sue stelle a Parigi. In ogni caso, dal 2024 la massima competizione continentale incasserà ben 5 miliardi di euro a stagione in diritti mediatici e commerciali. In tutto 15 miliardi, fino al 2027. Un aumento complessivo di oltre il 40%. Lo annuncia lo stesso presidente del Psg in una lettera ai club, anticipata dai media inglesi.
“Si tratta – ha scritto Al Khelaifi, a Roma in questi giorni per lavorare sulla neonata federazione internazionale di padel – di una nuova alba di stabilità finanziaria e di un’opportunità per i club di calcio europei, grazie alla trasformazione della gestione e alla commercializzazione delle nostre competizioni“.
Un compito quest’ultimo che spetterà a due società: TEAM Marketing e Relevant Sports Group cui solo lunedì è stato affidato l’incarico dal comitato esecutivo dell’Uefa di gestire la vendita globale dei diritti delle competizioni maschili. Inclusa la Champions, per il triennio 2024-2027. Nel dettaglio, a Relevant Sports è stato assegnato il compito di vendere i diritti negli Usa, dove tra l’altro l’evento del Super Bowl è considerato un esempio in termini commerciali anche dallo stesso Ceferin.
La Gazzetta dello Sport