All’età di 82 anni ci ha lasciato il tecnico serbo che guidò la Sampdoria dello scudetto
All’età di 82 anni, 8 anni fa, ci lasciava Vujadin Boskov, ex allenatore della Sampdoria. Il tecnico serbo in Italia aveva guidato anche Ascoli, Napoli e Roma. Aveva guidato la squadra blucerchiata prima allo scudetto (1991) e poi alla finale di Coppa dei Campioni (l’anno successivo).
Allenatore molto amato, in Italia come all’estero, il serbo Boskov, prima di guidarla dalla panchina alla conquista dello scudetto, è stato anche centrocampista della Sampdoria. Dopo 15 anni, 512 presenze e 20 gol messi a segno nel Vojvodina, dopo 57 partite con la Nazionale jugoslava (dal 24 giugno 1951 al 19 giugno 1958, con due Mondiali e un’Olimpiade), Boskov colleziono’ 13 presenze in Italia, prima di chiudere la carriera nello Young Fellows.
Ha vinto dappertutto: in Olanda (Den Haag), in Spagna (Real Madrid) e in Italia. Prima di essere chiamato da Paolo Mantovani, nella Sampdoria, si sedette sulla panchina dell’Ascoli (una retrocessione in B e una promozione immediata in A), chiamato da Costantino Rozzi.. Nel 1986 il ritorno a Genova, in una Samp che stava costruendo qualcosa d’importante. Nel 1989, Boskov perse una finale di Coppa delle Coppe contro il Barcellona e, proprio contro i blaugrana, rimediò un’altra storica beffa, due anni più tardi, a un minuto dai rigori della finale di Champions, quando Ronald Koeman superò Pagliuca con una punizione delle sue, gelando i genovesi che avevano affollato il vecchio Wembley. Un’altra Coppa dei Campioni se l’era vista scippare nel 1981 dal Liverpool, quando allenava il Real Madrid.
Sulla panchina dei giallorossi sedette nella stagione 1992-1993, annata in cui fece esordire in Serie A l’allora giovane Francesco Totti.