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Patto per la Coppa: la Roma si ritrova a tavola

Cena di squadra ieri sera per i calciatori della Roma. Pellegrini, Cristante e Rui Patricio i primi ad arrivare

Nel menù manca soltanto la parola Conference League, ma è chiaramente sottintesa. Perché l’obiettivo comune è quello, inutile girarci intorno. La Roma l’ha ribadito ieri sera a cena, al centro, in un noto locale a piazza de’ Ricci, una traversa di via Monserrato, a due passi da via Giulia. C’erano tutti o quasi. All’appello infatti non hanno risposto presente soltanto gli inglesi Maitland-Niles, Smalling e Abraham (che lunedì pomeriggio si era concesso un pomeriggio di relax ai Musei Vaticani) più Veretout.

Non c’era nemmeno Mourinho ma quello era preventivato. Un’assenza, quella del tecnico, dovuta al fatto che questa era una cena di gruppo, esclusivamente tra calciatori. Tutti uniti, come una famiglia (termine che il portoghese evoca spesso) per un obiettivo comune che regalerebbe una luce diversa alla stagione giallorossa, ancora in bilico tra la delusione e il trionfo.

La squadra è arrivata alla spicciolata poco dopo le ore 20. I primi a vedersi sono stati Cristante, Pellegrini e Rui Patricio. Da soli, senza mogli e figli al seguito. Poi i tre sono stati seguiti da Mancini, Shomurodov, Zaniolo, Spinazzola, Perez, Felix, Boer, Ibañez, Zalewski, El Shaarawy, Oliveira, Viña, Diawara, Kumbulla e Mkhitaryan.

La Roma non si è nascosta. Spesso e volentieri in queste occasioni i calciatori tendono a evitare gli sguardi dei tifosi e dei curiosi. Ieri invece il gruppo ha deciso di cenare all’aperto, approfittando del clima quasi estivo che c’è in città. E così soltanto una siepe ha diviso la rosa giallorossa da persone comuni, bambini a dir poco eccitati nel vedere a pochi metri i loro idoli. Cena perlopiù a base di pesce, che tuttavia non è stata la portata principale. Nei pensieri di tutti ci sono inevitabilmente il 25 maggio, il Feyenoord e la finale di Tirana.

Per una sera, però, il ritrovarsi intorno allo stesso tavolo è servito per stemperare la pressione. Un segnale chiaro della volontà di fare gruppo e compattarsi ancora di più in questo finale di stagione che vedrà la Roma impegnata già venerdì a Torino in una partita decisiva per la qualificazione diretta in campionato all’Europa League. Lo scrive Il Messaggero.

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