Il presidente della Sampdoria: “A Roma sono stato bene e ho conosciuto grandi giocatori. Peccato non aver vinto”
Ha vestito le maglie di entrambe le squadre, ora siede sulla poltrona più alta del club blucerchiato. Marco Lanna ha parlato di Sampdoria-Roma, fischio d’inizio alle 18:30, al quotidiano. Di seguito le parole del dirigente blucerchiato.
Abbiamo selezionato e riportato di seguito le dichiarazioni rilasciate da Lanna al Messaggero sulla Roma e il suo passato in giallorosso.
Ingaggio Mourinho: ha visto che Olimpico? Sempre pieno…
Non potendo prendere José, abbiamo scelto il suo allievo, Stankovic (sorride).
La Roma vista da Genova?
Mi parlano di una società top, sotto tutti i punti di vista, non solo per gli investimenti. I Friedkin dimostrano di avere gli attributi grandi così.
Roma e Genova sono piazze simili?
Le due tifoserie, per passione e attaccamento alla squadra, si somigliano. Ma a Roma c’è una pressione diversa. Le radio fanno tendenza, e non ci sono solo quelle, noi abbiamo due giornali, un paio di programmi televisivi e stop.
La Roma la ricorda come incubo o come bella esperienza?
Di sicuro la seconda, al di là dell’episodio nel derby. A Roma sono stato bene, ho conosciuto grandi giocatori, un personaggio fantastico come Mazzone, ero uno dei protagonisti di una difesa molto forte e facevo parte di un gruppo che ha avviato la splendida carriera di Totti. Peccato non aver vinto, ma per fortuna Sensi poi ci è riuscito e lo ha meritato. Io prima di venire a Roma vivevo a Genova con i miei genitori, non avevo esperienze esterne. Poi è morta mia mamma e mi sono trovato a gestire da lontano mio papà che era da solo. Non ero sereno. Superato quel momento, sono stato bene.
Resta ma non ci penso più. Sono dinamiche del calcio.
Villar che giocatore è?
Credo molto in lui. Molto tecnico, non è un lottatore. Ecco, se migliora questo aspetto, ci potrà dare una grossa mano.
Lei a Roma ha vissuto il passaggio da Sensi-Mezzaroma a Sensi; ora gestisce la vendita della Samp. I giocatori come vivono queste situazioni?
Al calciatore non deve mancare nulla per rendere al meglio. Non mancava niente e noi all’epoca della Roma, non manca nulla a questi ragazzi. Quindi, niente alibi. A Marassi contro i giallorossi ci saranno 20 mila persone: pensiamo a fare risultato.