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Mou verso Helsinki: “Campo di plastica, ma dobbiamo vincere”

Mourinho non concede alibi ai suoi giocatori

Poco meno di sei gradi e l’alta probabilità di pioggia durante la partita, da giocarsi oltretutto sul “campo di plastica”, come lo definì tempo fa lo Special One. “Non voglio piangere per il terreno di gioco, dobbiamo giocare e vincere, ma non sarà una passeggiata. Non siamo qui in vacanza”. Il volto di José Mourinho regala pochi sorrisi nella conferenza stampa di presentazione della sfida di Europa League, che attende la sua Roma questa sera ad Helsinki: sul sintetico della Bolt Arena (ore 21) i giallorossi si giocano le residue chances di proseguire il loro cammino europeo. “Non vogliamo scendere in Conference, dove siamo i detentori del titolo, ma continuare il nostro cammino. Non esiste la storia del freddo o del campo, dobbiamo vincere”.

A specifica domanda, però, il portoghese non perde occasione per dire la sua: “Se vuoi la mia opinione, il campo sintetico non è calcio, è un altro sport. Cambia tutto, molti giocatori ne soffrono, è un vantaggio per chi ci gioca solitamente. C’era un altro campo in erba naturale ma non ci giocano per motivi di sponsor? Bella scusa, ma responsabilità anche dell’UEFA”. I precedenti non sono beneauguranti, Mourinho mette in guardia i suoi: “Le ultime due volte sul sintetico abbiamo perso, una in maniera storica. Al ritorno poi abbiamo ammazzato il Bodø all’Olimpico, se perdiamo qui invece siamo fuori”. Partita dopo partita, si rinnova il tema legato alle difficoltà di fare gol. Ma il portoghese non appare preoccupato: “Non abbiamo problemi di manovra. Quello che non abbiamo creato con il Napoli, lo abbiamo creato con l’Atalanta. Nel calcio i numeri che contano sono solo i risultati e i punti, ma è chiaro che finora abbiamo segnato poco per quanto abbiamo prodotto. Dobbiamo segnare di più, solo questo”.

Presente in Finlandia anche Zaniolo, squalificato (“Magari domani mattina ci fanno una sorpresa” sussurra Mourinho), out invece Matic per un fastidio di natura muscolare: “Con lui, Dybala e Wijnaldum sarebbe stata un’altra storia, ma non voglio parlare di questo. Dobbiamo solo sopravvivere fino al 13 novembre”. Per quanto riguarda la formazione, pochi dubbi nel reparto arretrato, con Mancini, Smalling e Kumbulla davanti a Rui Patricio. In mediana a destra Zalewski, a sinistra El Shaarawy, con Cristante, Camara e Pellegrini nel cuore del campo, davanti la coppia Abraham-Belotti. Mourinho non ha dubbi: “Possono giocare insieme”. Lo scrive “La Repubblica”.

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