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Dietro il disagio di Zaniolo: delusioni e paure, così la luce si è spenta

Le inquietudini e fragilità di un ragazzo alla ricerca della giusta serenità

Si è spenta la luce, è successo qualcosa. Non mi diverto più, non riesco più a dare quello che vorrei e non riesco più ad entusiasmare: è questo il senso del pensiero di Nicolò Zaniolo per cercare di spiegare il suo disagio.

Il ragazzo di La Spezia, con quei muscoli così forti ma con un carattere a volte fragile, ha avuto a che fare con l’ansia in passato ed è – anche – uno dei motivi per cui non guida. Battute di qualche compagno, sfottò di qualche tifoso, ironie sui social: Nicolò non ha mai risposto in questi anni. Anni che non sempre sono stati semplici, nonostante un’ovvia serenità economica che i suoi coetanei possono solo sognare.

Gli ultimi tre, in particolare, sono stati un frullatore: nel gennaio 2020, si rompe il ginocchio. Dal primo infortunio il ragazzo di La Spezia è entrato in un vortice da cui non è mai uscito del tutto, soprattutto dopo il secondo ko.

Il rapporto con Sara Scaperrotta, tra alti e bassi, la prima gravidanza di lei interrotta e la seconda inizialmente non voluta (il tutto a mezzo stampa), altri flirt e brevi storie con ragazze del mondo dello spettacolo che hanno alimentato ulteriori chiacchiere e distrazioni.

Questo gossip incontrollato non gli ha reso la vita facile in Nazionale dove, pure, già in Under 21 qualche esuberanza di troppo con Kean l’aveva portato fuori dal gruppo. E poi, ancora: gli audio degli ultimi giorni sulla sua vita privata con una ragazza ignota che racconta particolari intimi poco eleganti, i video con la sigaretta, le polemiche social con i laziali e le voci sulla sua inadempienza nei confronti del figlio Tommaso, un anno e mezzo.

Voci false, perché Zaniolo è un padre presente, che sta crescendo insieme a suo figlio, ha l’immagine del bambino su Whatsapp e deve rendere conto a lui, e solo a lui, di quello che è stato e di quello che sarà. Lasciare Roma, in futuro, non sarà semplice ormai solo perché a Roma vive Tommaso, ma per Zaniolo è diventata una questione di sopravvivenza. Lo scrive il Corriere dello Sport.

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