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Mourinho contro le milanesi; a Cremona l’ultima prima del ‘tour de force’

Una vittoria sul campo della Cremonese per chiudere al meglio il mese e issarsi al secondo posto della classifica. Un febbraio che si era aperto proprio con la sfida contro i grigiorossi, che all’Olimpico hanno eliminato la Roma dalla Coppa Italia in quella che senza dubbio è la serata più amara della stagione giallorossa.

Ma in campionato Mourinho non ripeterà le scelte dell’ultimo incrocio, vista l’importanza del match di stasera allo Zini. La sconfitta dell’Inter apre scenari interessanti per l’alta classifica, visto che Pellegrini e compagni hanno l’opportunità di agganciare le due milanesi e staccare l’Atalanta, sconfitta proprio dai rossoneri a San Siro.

L’entusiasmo della qualificazione in Europa League va necessariamente messo nella valigia che accompagnerà la squadra in Lombardia, nell’unica gara lontano dall’Olimpico da qui ad aprile, con un mese di marzo che vedrà la Roma in trasferta soltanto in campo europeo (oltre al derby, dove la trasferta è soltanto da calendario).

La Cremonese, al di là della gara di coppa, si è dimostrata avversaria ostica anche in campionato, nel confronto dell’Olimpico, quando fu decisivo il colpo di testa di Smalling nella ripresa che sbloccò e decise una partita difficile. Negli innumerevoli incroci degli ultimi mesi con la Cremonese, oggi potrà essere la serata del ritorno in campo dal primo minuto di Gini Wijnaldum, che proprio alla vigilia del match d’andata si ruppe la tibia in allenamento in seguito ad uno scontro con Felix, oggi attaccante dei lombardi.

«La Roma è una squadra molto motivata che ha l’ambizione di arrivare in Champions League, ma anche noi abbiamo l’ambizione di competere con loro. A livello di motivazioni ne abbiamo quanto loro. A Livello di formazione è difficile trovare un loro punto debole, è una squadra davvero molto ben assemblata. La vittoria in Coppa Italia? La partita di domani (oggi, ndr) è tutta un’altra storia».

Così Ballardini ha presentato la sfida contro Mourinho, lui che lo ha eliminato dalla Coppa Italia e che nell’estate del 2009 batté la sua Inter in Supercoppa a Pechino sulla panchina della Lazio. Un piccolo inciampo di una stagione che si rivelerà trionfale per lo Special One, e che invece vedrà il tecnico di Ravenna in grande difficoltà con i biancocelesti, fino all’esonero del febbraio 2010 con la Lazio in zona retrocessione. Un motivo in più, insomma, per vincere questa sera, oltre che nella testa dei calciatori (vista l’occasione) anche anche in quella del tecnico portoghese.

Le motivazioni non mancano, e la scottatura di inizio mese deve suonare come un allarme per la squadra che ha l’obbligo di portare a casa l’intera posta in palio per continuare la corsa alla Champions League.

Lo scrive Il Tempo

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