L’argentino dovrebbe partire dalla panchina per poi entrare in corso d’opera
L’ultima partita da titolare l’ha giocata il 13 aprile scorso, a Rotterdam. Da quella partita ad oggi sono passati 47 giorni. Paulo Dybala, però, vuole provarci davvero, a tutti i costi, anche rischiando qualcosa più del dovuto se necessario. Di certo Paulo sarà a disposizione di Mou. Poi toccherà proprio all’allenatore portoghese decidere come e quando impiegarlo nella partita della Puskas Arena.
Dybala dopo quella partita con il Feyenoord ha giocato poi solo quattro spezzoni di partita: 26 minuti contro l’Atalanta e 19 con l’Inter in campionato, 47 nel ritorno con il Feyenoord e 13 all’andata con il Leverkusen in Europa League. A Bergamo, al problema muscolare si è aggiunto poi quello alla caviglia sinistra, dopo il brutto fallo subito da Palomino. Adesso Dybala avverte sensazioni migliori rispetto a quelle precedenti. Ieri la Joya si è allenato con il gruppo e questa mattina dovrebbe fare esattamente lo stesso.
Il problema del dolore è superabile; il vero problema, invece, è la sua condizione atletica, lo stato di forma, la brillantezza con cui Dybala arriva a questa sfida. Ed allora, a meno di clamorosi colpi di scena, Dybala domani dovrebbe partire dalla panchina, per poi entrare in corsa e cercare di lasciare il marchio. Una scelta legata anche al fatto che a Budapest c’è il rischio di poter andare ai tempi supplementari o anche ai calci di rigore. E in caso di extratime o di lotteria finale dagli undici metri Mourinho vuole poter contare sul suo gioiellino. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.