L’allenatore giallorosso salterà le prime due giornate di campionato. Si complica il ritorno di Scamacca, l’attenzione si sposta sullo spagnolo

Nessun accordo per il caso Mourinho, il quale dovrà scontare una squalifica di 10 giorni in Serie A a causa degli insulti rivolti all’arbitro Chiffi dopo la partita tra Monza e Roma. Questa è la decisione del Tribunale Federale, che comporterà l’assenza del tecnico portoghese per le prime due giornate di campionato. Inoltre, sia la società che lo stesso Mourinho dovranno pagare una multa di 50.000 euro. Recentemente, l’allenatore è stato punito anche dall’UEFA con una squalifica di quattro giornate e ulteriori ammende per gli insulti rivolti all’arbitro Taylor.

La questione principale sul mercato riguarda l’attacco. Abraham tornerà in campo solamente nel 2024 e Belotti non sarà il titolare. Il possibile ritorno di Scamacca a Trigoria viene ostacolato dalla dirigenza del West Ham, che non accetta la formula del prestito e richiede un pagamento di 35 milioni di euro. A questo punto, l’attenzione si sposta su Alvaro Morata, il quale ha recentemente rinnovato il suo contratto con l’Atletico Madrid fino al 2026. La novità sta nel fatto che il contratto dello spagnolo non contiene alcuna clausola rescissoria, una situazione insolita nella Liga.

Nel 2018, Muniain aveva creato un precedente, derogando al regio decreto spagnolo che richiede a tutti i calciatori di avere questa clausola nel contratto. Inizialmente, si era parlato di una clausola da 10 milioni per Morata, e questa combinata con le basse richieste salariali del calciatore aveva spinto Roma e Milan a mostrare interesse per l’acquisto dello spagnolo. La mancanza di una clausola potrebbe complicare i piani delle squadre interessate, a meno che l’Atletico Madrid non sia disposto a valutare soluzioni economicamente vantaggiose per la cessione del giocatore.

Si legge su La Repubblica.