Il nome del nuovo centrocampista giallorosso resta un rebus
Ancora un “No” incassato da Tiago Pinto sul fronte mercato, stavolta per il portoghese Renato Sanches, almeno per ora.
La squadra è ancora priva di entrate significative derivanti da cessioni e si trova bloccata dagli ostacoli imposti dal fair play finanziario. Pertanto, la strategia attuale è quella di incassare e aspettare, sperando che i tempi migliori possano arrivare e che le richieste economiche dei club interessati si ammorbidiscano.
Già qualche settimana fa, il West Ham aveva respinto categoricamente la proposta di prestito con diritto di riscatto per Scamacca, chiedendo un trasferimento a titolo definitivo. Anche per Sabitzer del Bayern Monaco, la situazione si è rivelata complicata, poiché il calciatore ha espresso la volontà di giocarsi una chance in Baviera. Con Morata, invece, è stato sufficiente un colloquio con il suo agente per capire che l’Atletico Madrid desidera venderlo solo per una cifra non inferiore ai 20 milioni di euro.
Recentemente, il Psg ha replicato una simile risposta per Renato Sanches, rigettando l’offerta della Roma per un prestito oneroso con diritto di riscatto. Il club francese è deciso a non lasciar partire il portoghese senza una cessione definitiva.
Il principale problema per Tiago Pinto è rimasto invariato nel corso delle settimane: la Roma attualmente non può permettersi di investire economicamente. Prima di effettuare nuovi acquisti, la società deve concentrarsi sulle cessioni dei giocatori in lista di partenza, come Ibanez, Karsdorp e Spinazzola, al fine di liberare spazio salariale e raggiungere un equilibrio finanziario. Queste tempistiche finanziarie poco coincidono con i sogni di mercato dei tifosi e con le esigenze di José Mourinho. Tuttavia, la situazione è quella che è, e la Roma deve attendere con pazienza. Si spera che il Psg dia il via libera per un’operazione simile a quella di Wijnaldum e che la parola data da Morata, Dybala e Mou sia sufficiente per concretizzare i desideri del club. Lo riporta la Repubblica.