Il regista argentino finora sembra far rimpiangere “il signor Matic”, per usare le parole di José Mourinho, che è stato deluso dall’addio di uno dei suoi veterani.
Considerando che Paredes è stato l’unico acquisto della Roma in estate, le aspettative sono naturalmente elevate. Non tanto per la cifra di 2,5 milioni di euro (più altri due milioni di bonus) spesa per il suo cartellino, né per l’ingaggio di 8 milioni di euro, ma piuttosto per la leadership che ci si aspetta da un regista di centrocampo. Tuttavia, sembra che l’argentino stia vivendo una sorta di paradosso.
Quando è arrivato per la prima volta alla Roma all’età di vent’anni, è stato subito prestato al Chievo a causa delle complicazioni legate al suo status di extracomunitario. Dopo il suo ritorno a Trigoria, aveva un ruolo di comprimario, tanto che è stato nuovamente prestato all’Empoli prima di fare un altro ritorno alla Roma. Sebbene abbia avuto alcuni momenti brillanti, è sempre stato un gregario di lusso in una squadra di stelle, ad eccezione di una stagione e mezzo. Non sorprende che l’anno scorso sia stato prestato alla Juventus, che, delusa dalle sue prestazioni, non ha mai pensato di riscattarlo.
Sulla carta, l’argentino ha tutte le qualità per fare bene: esperienza, senso della posizione, capacità di tiro e, soprattutto, la capacità di effettuare passaggi verticali che Mourinho richiede per innescare l’attacco. Tuttavia, se la difesa ha avuto problemi nei primi turni, potrebbe essere dovuto anche al filtro meno rigoroso di Paredes rispetto a quello offerto da Cristante. In ogni caso, la fase offensiva deve migliorare. Tuttavia, sembra che al momento Paredes non stia dando il massimo di sé. Questa potrebbe essere una delle ragioni per cui la Roma ha iniziato la stagione con pochi punti. Lo riferisce la Gazzetta dello Sport.