Virginia Raggi torna a parlare. L’ex Sindaca – presidente della Commissione Expo 2023 in Comune – è stata intervista da la Repubblica in merito all’accordo sottoscritto dal club giallorosso con Riyadh Season.
“Ci sta che la Roma si faccia sponsorizzare da chi vuole, ma c’è una questione di modi e di tempi. Per mettere il nome di Riad, prima concorrente della Capitale nella rincorsa all’edizione 2030 di Expo si poteva aspettare e stringere un eventuale accordo dopo il 28 novembre”.
Perché una vergogna?
“Perché in questo momento stiamo tutti remando dalla stessa parte per portare Expo a Roma, all’Italia. Questo è il momento di stare uniti”.
Non lo siete?
“Lo siamo, abbiamo trovato una coesione perfetta a tutti i livelli istituzionali. Personalmente su Expo ho lavorato da subito, facendo sottoscrivere a tutti i candidati sindaci alle Comunali una lettera di impegno. Ho scritto all’ex premier Draghi. C’è un consenso trasversale attorno a questo progetto. Adesso vedere una cosa del genere fa male”.
Per il sindaco Roberto Gualtieri la mossa saudita mostrerebbe la paura di perdere Expo di Riad.
“Noi siamo Caput Mundi, la culla del diritto, patria della civiltà romana e custode di monumenti millenari: non possiamo avere soggezione di Riad”.
Tornando alla Roma, si tratta della stessa squadra che tratta con il Comune per realizzare il suo nuovo stadio. Ci è passata anche la sua amministrazione, facendosi male.
“Già… ma questo progetto è sbilanciato a favore del club. I terreni su cui potrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma, privato, sarebbero pubblici. È l’iterè stato accelerato al massimo con un dibattito pubblico condotto in assenza di progetti e carte su cui esprimersi”.
Convocherà i rappresentati di Roma e Lazio in commissione Expo?
“Ci stiamo riflettendo. Questo è un passaggio brutto anche per i tifosi”.