Le immagini di Paulo Dybala con le mani nei capelli, le lacrime sul viso e i pugni sbattuti ripetutamente sul terreno di gioco hanno fatto gelare il sangue dei tifosi romanisti. È accaduto al 37′ del primo tempo durante la partita contro il Cagliari, quando l’argentino è crollato a seguito di un duro fallo di Prati, proprio al limite dell’area di rigore avversaria. Un momento che, per i sostenitori giallorossi, ha segnato un’interruzione della partita per la paura di perdere la propria stella di formazione.
Oggi, come riporta La Gazzetta dello Sport, la Joya si sottoporrà a tutti gli esami necessari per determinare l’entità del danno riportato. La preoccupazione maggiore riguarda un possibile coinvolgimento dei legamenti, in particolare dei crociati. La distorsione subita è stata estremamente intensa, e nel miglior scenario possibile, Dybala potrebbe dover affrontare un periodo di stop che va dai 45 ai 60 giorni. Questo significherebbe che potremmo rivederlo in campo solo a ridosso del 2024. Dopo la caduta, Paulo è stato immediatamente visitato dal medico della Roma, Vincenzo Costa, che ha eseguito il test per valutare l’integrità dei legamenti crociati direttamente in campo.
Successivamente, Dybala ha lasciato il campo sulle sue gambe, sebbene zoppicando e con un’espressione dolorante sul viso. Non ha ricevuto assistenza per camminare ed è andato direttamente negli spogliatoi. Alla fine della partita, ha lasciato lo stadio Unipol Domus senza bisogno di stampelle e si è presentato all’aeroporto di Fiumicino con un tutore. La verità sulla gravità dell’infortunio sarà nota solo nelle prossime ore, dopo una risonanza magnetica che confermerà o escluderà eventuali lesioni.
La speranza della Roma è che si tratti solo di una distorsione, senza coinvolgimento dei legamenti. Potrebbe esserci una lesione al menisco o, nel peggiore dei casi, un’allungamento del legamento collaterale. Nel migliore degli scenari, il periodo di recupero sarà di almeno un mese, a condizione che non ci siano lesioni evidenti. Tuttavia, se ci fossero danni ai legamenti collaterali o crociati, i tempi di recupero si estenderebbero fino a sei mesi. Quest’ultima eventualità è qualcosa che nessuno a Trigoria vorrebbe contemplare.