Il Decreto Crescita, che ha influenzato significativamente il panorama del calcio italiano, potrebbe subire ulteriori cambiamenti con l’approvazione di nuove norme che interessano gli sgravi fiscali per gli ingaggi dei calciatori stranieri. La novità più rilevante riguarda la riduzione degli sgravi, rendendo più difficile e costoso per i club acquistare giocatori di spicco. Attualmente, il Decreto concede riduzioni significative sugli ingaggi dei calciatori stranieri, con una tassazione agevolata per chi guadagna più di un milione e ha la residenza fiscale in Italia per almeno due anni. Tuttavia, come riporta La Gazzetta dello Sport, la nuova norma proposta sembra limitare questi benefici fino ai 600mila euro lordi, con una tassazione standard per l’eccedente e un periodo di residenza fiscale richiesto di almeno 5 anni.
Questa potenziale modifica ha scatenato preoccupazioni nel panorama calcistico, con la prospettiva di un mercato invernale che potrebbe subire notevoli cambiamenti. Le squadre stanno già cercando di agire per influenzare eventuali emendamenti alla norma nei prossimi 60 giorni, con l’obiettivo di preservare la competitività delle squadre italiane rispetto a quelle di paesi con una tassazione più favorevole. L’effetto potrebbe essere particolarmente sentito da club che hanno fatto importanti investimenti in giocatori stranieri, come nel caso della Roma con l’ingaggio di José Mourinho come allenatore. Resta da vedere come si evolverà la situazione e se ci saranno ulteriori negoziati e modifiche alla normativa proposta.