Un altro emozionante omaggio, a due mesi dal ritorno in panchina, si terrà domani all’Olimpico, che sarà di nuovo affollato per la partita contro il Monza, per celebrare un anniversario speciale: le nozze d’oro di Bruno Conti con la Roma.
Il legame indissolubile tra il campione del mondo e il club riporta alla mente un calcio che non esiste più, riportandoci ai primi Anni Settanta: Bruno Conti, diventato poi una leggenda quando il suo nome viene pronunciato in un unico fiato, ha debuttato con la maglia giallorossa il 9 settembre 1973 nel campionato Primavera contro la Ternana. Aveva appena 18 anni, ma era già una forza scatenata con il suo piede sinistro magico.
Come accade oggi ai suoi eredi chiamati esterni, anche lui veniva spesso schierato a destra per sfruttare il cosiddetto “piede invertito”, come fece frequentemente Liedholm nell’anno dello scudetto 1982/83. Conti ha indossato la maglia giallorossa per 16 stagioni, accumulando 402 presenze e segnando 47 gol.
La sua bacheca dei trofei, oltre al titolo mondiale conquistato nel 1982 in Spagna con la Nazionale, comprende lo scudetto e 5 Coppe Italia, oltre a tre titoli giovanili. Il grande rimpianto, naturalmente, è la finale di Coppa dei Campioni persa all’Olimpico contro il Liverpool: Bruno Conti sbagliò uno dei rigori nella lotteria finale sotto la Curva Sud. Lo scrive il Corriere dello Sport.