Sarà destino o semplice coincidenza, ma la Roma di Mourinho in Serie A ha iniziato a raccogliere i primi punti nel modo più mozzafiato possibile, segnando gol nei minuti finali delle partite all’Olimpico. Non solo nella vittoria contro il Monza, ma in quella epica contro il Sassuolo il 12 settembre 2021. È stato il primo grande momento di gioia per lo Special One a Roma, quando sempre El Shaarawy ha segnato un gol cruciale al 91° minuto.
Un gesto tecnico dal limite dell’area di rigore che generò lo stesso entusiasmo sia tra il tecnico che tra i 62.000 tifosi allo stadio. Questi 40 gol segnati dalla Roma di Mourinho non possono essere ignorati, molti dei quali arrivati all’ultimo respiro, quando molti tifosi avevano già perso la speranza. La forza di volontà di non arretrare di un centimetro è un tratto distintivo di questa squadra e il merito di questo successo va tutto a Mourinho. Fino all’ultimo minuto, lo vediamo spingere la squadra costantemente dalla linea laterale e litigare con arbitri e panchine per motivare gruppo e ambiente. Ha trasferito la sua mentalità vincente a una squadra che non aveva vinto nulla fino a due stagioni fa. Le immagini di Mourinho che corre verso la Curva Sud per festeggiare il gol contro il Sassuolo e la sua esultanza contro il Monza, in ginocchio ed emozionato, sono da ricordare.
Qualcuno potrebbe mettere in discussione il valore dei gol segnati alla fine delle partite, ma ben 31 dei punti conquistati su questi 40 gol sono arrivati nei quindici minuti finali. Questo dato ha sicuramente contribuito alla qualificazione della Roma alle coppe europee. Nella Conference League, come ricorda Il Corriere dello Sport, il gol decisivo contro il Vitesse ha portato alla qualificazione ai quarti di finale contro il Bodo. In Europa League, la Roma è arrivata in semifinale grazie ai gol di Dybala al termine del tempo regolamentare contro il Feyenoord e alle reti di El Shaarawy e Pellegrini nei tempi supplementari. In Serie A, tra Inter e Roma, lo Special One ha visto la sua squadra segnare 24 gol nei minuti finali, subendone solo 3 (uno solo contro la Roma, un anno fa, contro il Milan). Questi dati non possono essere considerati casuali, così come i punti conquistati all’ultimo respiro durante il suo triennio con la maglia giallorossa.