Fatta eccezione per Romelu Lukaku, i nuovi arrivi nella Roma sollevano domande sulla loro titolarità rispetto ai giocatori dell’anno scorso. Renato Sanches, nonostante un inizio difficile, potrebbe mettere in discussione la posizione di Bryan Cristante? Kristensen è una scelta migliore rispetto a Rick Karsdorp? Evan Ndicka è superiore a Roger Ibanez? Le prestazioni di Leandro Paredes sono superiori a quelle di Nemanja Matic? Houssem Aouar è più utile di Lorenzo Pellegrini?
Al momento, la risposta sembra essere data dalla classifica, con la Roma che ha ottenuto 8 punti in meno rispetto alla stagione precedente e con la Lazio che si trova davanti in classifica, nonostante un bilancio finanziario inferiore.
Le scelte fatte da Tiago Pinto finora sembrano deludenti, con alcune acquisizioni che non hanno soddisfatto le aspettative. Anche se in estate ha portato a Roma solo Paredes (gli altri giocatori sono svincolati o in prestito), ciò ha comportato un aumento degli ingaggi senza un immediato successo in campo. Tuttavia, i Friedkin hanno chiaramente espresso il desiderio di giocare in Champions League, e l’investimento in Lukaku sembra essere stato fatto con questo obiettivo in mente, nonostante i costi considerevoli.
È indubbio che l’attrattiva di essere allenati da Mourinho abbia giocato un ruolo nella scelta di Dybala e Lukaku di unirsi alla Roma. Le performance e le decisioni del tecnico portoghese possono sicuramente avere un impatto significativo sulla squadra. Tuttavia, se un giorno Mourinho dovesse rivendicare il merito di Dybala e Lukaku e attribuire a Pinto la responsabilità degli altri acquisti, potrebbe sollevare dubbi e discussioni tra i tifosi romanisti. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.