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Serie A Femminile, il Pomigliano si ritira ma la FIGC spera nella mediazione

Il club campano ha annunciato il suo ritiro dalla Serie A Femminile: la FIGC, però, nutre ancora speranze. Come sarebbe la nuova competizione?

Federica Cappelletti, moglie dell’ex calciatore Paolo Rossi, da appena 5 mesi dall’inizio del suo incarico come Presidente della Divisione Serie A di Calcio Femminile FIGC si ritrova ad affrontare una situazione tutt’altro che facile. Il Pomigliano, infatti, ha deciso di ritirarsi dalla Serie A attraverso un comunicato stampa che però, stranamente, non è stato postato sui canali ufficiali. Le accuse del club campano verso la Serie A sono le seguenti: da un lato, vi sono i trattamenti arbitrali non ritenuti corretti nei confronti della squadra, dall’altro vi è il mancato pagamento e programmazione della Divisione Femminile.

Il comunicato stampa del Pomigliano definisce la Divisione Femminile come”una Divisione che da un lato pretende il rispetto delle tempistiche e delle modalità di versamento, mentre dall’altro non riesce a garantire una programmazione certa sulla gestione dei versamenti da effettuare condizionando la reale programmazione interna della società”.

Come riferisce L Football, il ritiro del Pomigliano è stato annunciato attraverso comunicazioni che non hanno un vero e proprio valore legale, in quanto non rispettano regole stabilite dalla FIGC. Per questo motivo, la Federazione ritiene la squadra campana ancora iscritta al campionato, e spera di trovare un accordo per convincere la società a non tirarsi indietro. Attualmente, non sono arrivate ancora comunicazioni ufficiali dalla Federazione e dalla Divisione Calcio Femminile, in quanto, appunto, contano sul fatto di riuscire a mediare con il club per evitare una situazione spiacevole e che andrebbe a deteriorare l’immagine di tutto il calcio femminile italiano.

Se il Pomigliano dovesse indietreggiarsi ugualmente dal campionato, la competizione dovrebbe andare ugualmente avanti con sole nove squadre. Quindi, non ci sarebbe nessuna retrocessa diretta in Serie B e l’ultima della classifica giocherà con la seconda del campionato cadetto lo spareggio per la permanenza in A. Per una squadra a turno, invece, sarebbe previsto il riposo.

Un eventuale ritiro del Pomigliano porterebbe anche a una modifica della classifica. Infatti, secondo le Norme Organizzative Interne (NOIF) “qualora una società si ritiri dal Campionato, o ne venga esclusa per qualsiasi ragione, tutte le gare disputate nel corso del campionato di competenza non hanno valore di classifica”. Se fosse ufficiale il ritiro del club campano, bisognerebbe sottrarre tre punti a Roma, Juventus, Fiorentina, Milan e Samp e uno al Sassuolo.

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