Cento minuti o giù di lì, nessuno li aveva immaginati, nemmeno José Mourinho, che si aspettava di superare il Lecce con meno apprensione. Paulo Dybala, invece, è stato costretto all’extra time. Il programma era chiaro: un’ora domenica, e poi il meglio nel derby. Ma lo stesso attaccante argentino ha cambiato piani, vuole andare a Praga e giocare, magari un solo spezzone. Vedremo se Mou lo accontenterà, anche se ha fatto intendere che sarà del gruppo che domani partirà per la Repubblica Ceca. Poi sarà derby, che Paulo a Roma non ha ancora vinto, giocando una sola partita, per 45 minuti. Assente nella prima sfida con la Lazio, presente-assente nella seconda: la Roma ha rimediato due sconfitte.
Eppure la storia di Dybala contro la Lazio è un’altra: in passato, come riporta Il Messaggero, aveva dimostrato una certa sensibilità nei confronti della squadra biancoceleste, segnando 7 reti in campionato (2 con la maglia del Palermo e 5 con quella della Juve), più 4 nelle tre finali di Supercoppa, giocate con il bianconero addosso. Undici reti in 21 match, ottenendo 10 successi, 3 pareggi e 8 sconfitte. Quest’anno Paulo è fermo alle due reti segnate all’Empoli, sono di più gli assist, tre: due nella sfida con l’Empoli e uno con il Lecce, due per il suo compagno di reparto Lukaku (uno a Pellegrini), con cui ha giocato solo 483 minuti, distribuiti su sette partite, perdendo solo a Genova. Una qualità naturale, ma che va ancora affinata.