Il calvario di Smalling continua. Anche la pausa internazionale, a meno di miracoli, non restituirà alla Roma il suo difensore più forte. I problemi al ginocchio persistono e richiederanno una paziente terapia conservativa, leggermente rivista dopo l’ultimo consulto del professor Andy Williams a Londra. Attualmente, è impossibile stabilire la data esatta del suo ritorno: il 26 novembre, giorno della partita contro l’Udinese, saranno trascorsi quasi tre mesi dall’ultima volta che il difensore è sceso in campo.
La preoccupazione di Mourinho è elevata, scrive Il Corriere dello Sport, specialmente perché le alternative in difesa sono limitate: in attesa di Kumbulla, che dovrebbe rientrare tra circa un mese, la Roma deve sperare che Mancini (ora diffidato), Llorente e N’Dicka non incorrano in infortuni o squalifiche. In caso contrario, Mourinho potrebbe dover arretrare Cristante. Tuttavia, tra due settimane ci si aspetta che Dybala e Renato Sanches siano in buone condizioni, e Pellegrini tornerà disponibile.
Con una rosa più ricca in termini di qualità e quantità, la squadra affronterà con meno timore il ciclo di sfide che la attende: dopo Udinese e Sassuolo, intervallate dalla trasferta di Europa League contro il Servette, il calendario propone sei scontri diretti consecutivi tra dicembre e gennaio. È il momento della verità.