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La desolante involuzione di Aouar: analisi e prestazioni di un centrocampista che non incide

Dal giorno del suo arrivo a Roma, il franco-algerino ha collezionato appena due gol e zero assist: troppo poco per una squadra che punta a panorami europei ben più alti di quelli attuali

L’arrivo di Houssem Aouar alla Roma, in estate, era stato un momento particolarmente atteso dai tifosi giallorossi, ma le sue prestazioni e la sua integrazione nella squadra in questa prima metà di stagione stanno sollevando diverse domande e malumori all’interno della piazza. Di seguito, per analizzare il profilo del giocatore, andiamo a fare un esame accurato del percorso svolto finora nella Capitale, con particolare attenzione alle recenti dichiarazioni di José Mourinho e alle prospettive legate alla Coppa d’Africa, scoglio importante che offre una visione chiara di un possibile scenario di sacrificio sul mercato.

 

La bacchettata di Mourinho: “C’è bisogno del contributo di tutti”

Già in passato, precisamente lo scorso 5 ottobre, Mourinho aveva espresso preoccupazioni sull’adattamento di Aouar alla squadra, anche dopo la netta vittoria per 4-0 sul Servette, dichiarando apertamente in conferenza stampa: “Aouar è quello che, tra tutti, sta facendo più fatica a capire che tipo squadra siamo noi. Non saremo certamente noi ad andare nella sua direzione; capisco che c’è bisogno di tempo, ma noi di tempo non ne abbiamo: c’è bisogno del contributo di tutti”. Parole chiarissime dello Special One, che denotano quanto il calciatore fatichi a impersonare la visione della squadra, indicando una mancanza di sintonia tattica con gli altri elementi del gruppo.

Il centrocampista, a quasi due mesi di distanza da tali affermazioni, sembra non aver ancora assimilato appieno gli schemi di gioco, tanto che ieri, dopo il deludente pareggio a Ginevra, ancora con il Servette, il tecnico portoghese ci ha tenuto a precisare nuovamente la situazione, evitando stavolta di fare nomi, ma sottolineando che alcuni giocatori sembrano giocare in modo superficiale, senza una grande storia in Europa. Aouar, nonostante le negazioni esplicite del tecnico, sembra essere coinvolto nel processo di valutazione della squadra. L’etichetta di “giocare in modo superficiale” e il riferimento a “una grande storia in Europa” sono elementi che suggeriscono quanto il tecnico portoghese stia cercando un certo grado di esperienza e maturità calcistica dai suoi giocatori, specialmente in competizioni europee. In tale contesto Aouar, che pur avendo competenze tecniche notevoli, potrebbe ancora trovarsi in una fase di adattamento.

Lo scoglio della Coppa d’Africa

Jolly di centrocampo, teoricamente Aouar avrebbe il compito di adattarsi a posizioni diverse nel corso del match, ma il suo ruolo di mezzala potrebbe non essergli congeniale, tanto che i risultati deludenti si riflettono, oltre che in campo, nei dati: zero assist forniti e solo due reti messe a segno finora. Un ulteriore ostacolo è la partecipazione ormai imminente alla Coppa d’Africa, che avrà inizio il prossimo 13 gennaio. La sua assenza, oltre a quella di N’Dicka in difesa, potrebbe mettere in discussione la sua posizione in squadra, considerando la necessità di rinforzi durante la finestra di mercato invernale.

Il periodo della competizione, programmato appunto dal 13 gennaio all’11 febbraio 2024, coincide inoltre con una fase critica del calendario, che include partite di alto rilievo, tra cui le due sfide con le milanesi, una in trasferta a San Siro con il Milan, l’altra all’Olimpico con l’Inter, oltre al potenziale derby con la Lazio ai quarti di Coppa Italia. Tornando dunque al significato implicito delle dichiarazioni di Mourinho, la Roma potrebbe sentire la mancanza di una pedina in mezzo al campo e dover valutare attentamente le proprie strategie nel mercato invernale per garantire una copertura adeguata nel reparto.

Possibili sviluppi futuri: si fa strada l’ipotesi cessione?

Come anticipato in precedenza, la partecipazione di Aouar alla Coppa d’Africa pone una serie di interrogativi sul suo ruolo nella formazione giallorossa, risultando un’arma a doppio taglio per il classe 1998. Mentre il torneo internazionale gli offre infatti l’opportunità di mettersi alla prova a livello internazionale, la sua assenza potrebbe rappresentare una sfida significativa per i capitolini durante un’importante fase di snodo della stagione, che passa da sfide di rilievo in campionato, fino al possibile incrocio con la Lazio in Coppa Italia.

Tiago Pinto dovrà dunque valutare attentamente se la soluzione migliore sia puntare sulla crescita e sulla speranza di adattamento del giocatore nel corso del tempo o cercare istantaenamente alternative sul mercato che possano garantire un impatto immediato, migliore di quello offerto dal franco-algerino. L’incertezza, in ogni caso, resta un nodo da sciogliere, che richiederà una strategia ponderata da parte di Mourinho, oltre alla sua già nota capacità di gestire questa situazioni delicate.

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