La partita contro il Sassuolo doveva essere incentrata su Rick Karsdorp, che l’anno precedente era stato etichettato come “traditore” a Reggio Emilia e che era titolare in questa sfida. Tuttavia, è stato Rasmus Kristensen, suo alter ego spesso relegato in panchina, a emergere come protagonista. La partita avrebbe dovuto essere influenzata dall’arbitro Matteo Marcenaro, che Mourinho aveva descritto come “emotivamente instabile” prima del match (successivamente spiegherà il significato di ciò in portoghese). Invece, il fischietto di Genova ha assegnato correttamente un rigore alla Roma e ha lasciato il Sassuolo in inferiorità numerica per mezz’ora, espellendo correttamente Boloca.
Mourinho, forse cercando solo di provocare e non di offendere l’arbitro, ha chiaramente cercato di stimolare i suoi giocatori sin dal periodo successivo alla partita contro il Servette, toccandoli sia mentalmente che emotivamente. La risposta è giunta in trasferta, in cui la Roma aveva ottenuto una sola vittoria in campionato, contro il Cagliari. Ora, scrive Il Messaggero, la classifica trasmette emozioni positive: la Roma si trova finalmente al quarto posto, in corsa per la Champions League, avendo superato la Fiorentina (che affronterà all’Olimpico la domenica successiva) e il Bologna, pronta a sfidare il Napoli il 23 del mese. Una sconfitta o anche un pareggio a Reggio Emilia avrebbero rappresentato un mezzo disastro, considerando il dominio della Roma nei numeri della partita, come possesso palla, tiri in porta e recuperi palla. La vittoria è giunta grazie a una rimonta, con un ultimo quarto d’ora determinante, confermando la tendenza già vista all’Olimpico contro Monza, Lecce e Udinese.