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Giugliano fino al 2028: il cuore di questa Roma si chiama Manuela e porta la maglia numero dieci

Il rinnovo di Manuela Giugliano significa tantissimo per la Roma: leadership, qualità e attaccamento alla maglia riempiono il cuore di chiunque abbia a cuore il club giallorosso

La notizia del rinnovo di contratto di Manuela Giugliano con la Roma fino al 2028 è una di quelle che fa uscire un naturale sorriso sulla bocca di tutti i tifosi giallorossi. È lo stesso sorriso che si vede dopo un suo lancio sui volti dei tanti spettatori che riempiono gli spalti del Tre Fontane. Manuela è a Roma dal 2019, e firmare un nuovo quinquennale in questo momento della sua carriera è un attestato di amore reciproco tra la calciatrice e la piazza.

D’altronde non poteva essere altrimenti, è la storia di tutti i numeri dieci che hanno vestito la maglia giallorossa, poco importa se maschile o femminile. Già, perché Giugliano ha deciso di caricarsi sulle spalle quel numero che dalle parti della Capitale è un po’ più prezioso che in qualunque altro posto, e ha deciso di farlo nel momento del suo approdo a Roma. Una scelta audace, ma che fa capire che stiamo parlando di una ragazza con una personalità fortissima. Tante cose sono cambiate da allora: il talento cristallino si vedeva già, ma la sua crescita è stata impressionante. Sempre più costante, sempre più decisiva.

Dal rigore in finale di Coppa Italia alla vittoria dello Scudetto: la crescita di Giugliano è la crescita della Roma

Tanti step importanti hanno contribuito alla sua crescita in giallorosso. È stata messa sin da subito al centro di un progetto tecnico ambizioso, finalmente le sue qualità sono state valorizzate, prima da coach Betty Bavagnoli e poi da mister Alessandro Spugna: la sensazione è che ci sia una fiducia pazzesca nella centrocampista di Castelfranco Veneto. Lo si vede ogni volta che Giugliano tenta una giocata, anche se rischiosa: nessuno si agita, nessuno trema. Se la palla ce l’ha Manuela, è in un posto sicuro. Una prova? Torniamo indietro al trenta maggio del 2021: è la finale di Coppa Italia femminile, la prima della storia del club, e contro il Milan si va ai calci di rigore. È la grande ex della gara, la stanchezza la sta facendo da padrona, la tensione è elevatissima. Chi potrà mai essere a battere il primo tiro dal dischetto se non la numero 10. Gol, neanche a dirlo, e primo storico trofeo della storia della sezione femminile della Roma.

Nei due anni seguenti sotto la gestione Spugna va a comporre un trio di centrocampo dai tratti marcatamente offensivi che rimarrà per sempre nel cuore dei tifosi della Roma e che ha scritto la storia del club con lo Scudetto conquistato lo scorso ventinove aprile: parliamo del terzetto Andressa-Giugliano-Greggi, rigorosamente da pronunciare tutto d’un fiato. La 2022-23 è la stagione della consacrazione definitiva per la talentuosa centrocampista offensiva, e non è un caso che l’annata coincida con quella del trionfo della Roma in campionato. Come dicevamo, Manuela è il centro del progetto tecnico.

Nuova stagione, nuove sfide, nuovi traguardi

L’annata in corso presentava, e continua a presentare, tante sfide sia per la squadra sia per Giugliano. Tanto per cominciare, la partenza di una leggenda del calcio femminile come Andressa rischiava di far sentire spaesata in mezzo al campo l’ex Milan e Brescia. Nulla di tutto ciò, anzi. Ha preso ancor più in mano le redini del gioco della Roma e si è presa un ruolo sempre più importante in questa squadra. Basti pensare alla vena realizzativa: da centrocampista, Giugliano ha realizzato ben venti reti in ottantasei gare. Con numeri da seconda punta, lei è molto di più. In fase di impostazione si abbassa e viene a ricevere palla direttamente dalla difesa. Poi uno sguardo che è praticamente una scansione di tutto il terreno di gioco e in una frazione di secondo decide cosa fare con il pallone. La sua velocità di pensiero abbinata alla sua tecnica le permette di essere una delle calciatrici più decisive del nostro campionato.

L’attaccamento alla maglia e la decisione di continuare nella Roma: ancora insieme per il presente e per il futuro

In chiusura, per far capire quanto sia importante per la Roma il rinnovo di Manuela Giugliano, pensiamo a un episodio capitato poche partite fa, nel corso della trasferta di Parigi. Il Paris Saint-Germain è avanti 2-0, e al Parco dei Principi viene assegnato un calcio di rigore alle giallorosse. Calcia la numero dieci, ma sbaglia. È una grande occasione sprecata, e quante volte in questi momenti è facile che chi sbaglia tenda poi ad eclissarsi fino al triplice fischio o fino al momento della sostituzione, che a volte si rende inevitabile. Manuela no, Manuela è altro. Passano appena quattro minuti, e la numero dieci ha palla sulla trequarti, con gli occhi di chi vuole essere padrone del match vede un inserimento interessante di Giacinti e confeziona un assist che definire brillante è poco. Questa è Giugliano. Non è perfetta, non è infallibile. Sbaglia, ma quando accade si rialza, non perde fiducia in sé stessa e non smette mai di mettere al servizio della squadra tutta la sua qualità e la sua leadership. È vero, Manuela non è perfetta e non è infallibile. È semplicemente come ogni tifoso vorrebbe essere in campo.

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