Fabio Capello difende Mourinho. L’ex allenatore giallorosso ha commentato l’esonero dello Special One, voluto dai Friedkin con effetto immediato. Ecco le parole dell’attuale opinionista di Sky Sport.
“C’era difficoltà a livello numerico con tanti giocatori indisponibili, ma è un’occasione per De Rossi di iniziare come è successo da calciatore nella Roma con me. Come me ha cominciato nella Spal e qualcosa ci accomuna. Sarà difficile, ma conoscendo l’ambiente romano deve far vedere quanto vale. Da calciatore è stato bravissimo, ora deve farlo vedere da allenatore. Deve lavorare sui giocatori e far vedere che sono una squadra vera e i tifosi dovranno appoggiare molto più la squadra”.
Sull’esonero di Mourinho: “Penso che queste società americane lavorino senza rispettare le persone con cui collaborano. Lo abbiamo visto al Milan con Maldini e oggi a Trigoria con Mourinho. Non c’è sensibilità dalle loro parti, ma solo business. Io invece penso che serva anche rispetto, magari accordandosi prima e separatamente e non con un comunicato e una telefonata. Che qualcosa non funzionasse si capiva dal fatto che non rispondevano alle sue richieste. Lo hanno trattato nella maniera meno rispettosa e parliamo di uno degli allenatori più importanti della storia. È successo anche a me in Russia, dove mi avvisarono all’aeroporto”.
I consigli di Capello a De Rossi: “Pensavo che Aquilani fosse più bravo di De Rossi: gli dissi fai le stesse cose che fai in allenamento, ma faceva il compitino. Feci entrare Daniele che si dimostrò pronto per la Roma, mentre Aquilani aveva bisogno di andare a fare esperienza. Ora vedremo se sarà pronto da subito a fare l’allenatore della Roma. Un consiglio? Quello di studiare quello che ha fatto Mourinho fino adesso e cercare di portare qualche piccola variante senza rivoluzionare, altrimenti vai contro una fascia di spogliatoio che non ti seguirebbe.”