Serata di enorme nervosismo all’Olimpico per il match tra Lazio e Milan. Dopo un primo tempo noioso, nella ripresa arriva subito l’espulsione di Luca Pellegrini per doppia ammonizione che lascia in dieci la squadra di casa.

L’uomo in più dà forza ai rossoneri che si catapultano in avanti a caccia del successo. All’88 arriva il gol di Okafor che permette al Milan di andare momentaneamente a -1 dal secondo posto occupato dalla Juventus. Nei minuti conclusivi la Lazio chiude addirittura in 8 uomini per il rosso rifilato sia a Marusic che a Guendouzi.

Dopo la gara si scatena la furia di Claudio Lotito, che fa il giro di tutte le televisioni dichiarandosi insoddisfatto del sistema calcio e affermando la necessità di ricorrere in altre sedi, non ancora ben identificate nonostante il tentativo degli intervistatori di turno di fargli chiarire la sua posizione:

Cosa si sente di dire?
“Mi sento di dire che quando il gioco assume questi connotati, servono altri organismi per fare determinate valutazioni. Manca l’affidabilità del sistema, quindi bisogna ricorrere a istituzioni terze che pongano fine a situazioni incresciose. Si deve vincere per merito, mentre oggi si è superato tutti i limiti possibili. Vengo io a parlare per evitare che le parole vengano strumentalizzate. La società si farà valere nelle sedi preposte. Il sistema dovrà dare risposte, con fatti e non con parole”.

A quali episodi si riferisce?
“Non faccio l’arbitro, che deve capire quando arriva il punto di equilibrio e quando il punto di rottura. Non ci sono le condizioni per trovare un punto d’incontro”.

Ha parlato con Di Bello?
“Non so neanche chi sia. Ho visto come ha arbitrato: è giunto il momento che la Lega abbia una condizione terza, perché il sistema non garantisce affidabilità”.

Che risposta si aspetta dalle istituzioni?
“Non mi aspetto nessuna risposta. So quali sono le istituzioni a cui rivolgersi e quali mezzi servono per intervenire”.