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Mancini: “Sold out? Speriamo di far cantare i tifosi soprattutto al 90′”

Le parole del difensore giallorosso in conferenza stampa alla vigilia dell'andata degli ottavi di Europa League

Gianluca Mancini ha parlato con Daniele De Rossi in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Brighton. Di seguito le parole del difensore giallorosso.

Un altro pienone dell’Olimpico, quanta carica vi dà?
“Diciamo sempre che il pubblico è sempre l’arma in più, ma in campo andiamo noi e dobbiamo noi trascinarli. Non dobbiamo chiedere nulla a loro. Devono fare quello che fanno tutte le domeniche, siamo contenti di questo, speriamo di farli cantare di più alla fine dei 90′”.

C’è la possibiltà di giocare a destra? 
“Il fatto di sapere ricoprire più ruoli è un vantaggio per me stesso e la squadra. Con Fonseca l’ho fatto perché mancava tutto il centrocampo. A oggi, siamo in parecchi a centrocampo, in difesa siamo tanti, tutti forti e secondo me è giusto così: alza il livello di allenamento. Poi sta al mister prendere le sue decisioni. L’importante è allenarsi forte e andare forte la domenica e il giovedì per la Roma”.

Cosa ha importato De Rossi? 
“Il Mister ha portato freschezza, perché quando c’è un cambiamento ha portato idee nuove, del suo calcio. Noi calciatori cerchiamo di capire quello che ci chiede, lo stiamo capendo, anche se non abbiamo fatto ancora nulla, perché in due mesi non vinci campionati o competizioni. Ogni allenatore ha le proprie idee. Una cosa che ha portato è un po’ la serenità che ci poteva mancare, ma non per Mourinho, ma perché i risultati non stavano andando bene. Quindi ha lavorato sulla nostra testa e quando l’ha messa a posto ci ha dato le sue idee e da lì siamo partiti”.

Passaggio alla difesa a 4? 
“Mi sono trovato bene, perché come ho detto più volte i nostri compagni e io abbiamo giocato a quattro. Capire e credere in quello che ti dice l’allenatore e cercare di assimilare in fretta quello che ti chiede. Non è la difesa a quattro che ti ha portato a vincere 6/7, ma è un insieme di cose. A volte non domini e vinci, a volte domini e porti a casa 0 punti. L’importante è che tutti i giocatori tirano dritti verso un obiettivo”.

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“La portavo avanti da tempo. Sapete benissimo il periodo passato 3 mesi fa, in cui non avevamo difensori disponibili. Ho dovuto stringere i tempi, ma non voglio passare da eroe. Quando è arrivato il mister ho preso il giallo a Milano e ho avuto la possibilità di stare fermo 10-12 giorni e con un percorso di cure e palestra sono arrivato a un punto in cui non sento più il dolore”.

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