Il Comune di Roma ha ottenuto una nuova vittoria al Consiglio di Stato, ponendo fine a una parte della complessa vicenda giudiziaria legata all’area di Pietralata. I giudici di Palazzo Spada hanno respinto l’appello presentato da due residenti contro l’ordinanza di sgombero emessa dal Campidoglio per liberare i terreni necessari alla realizzazione dello stadio della Roma.
La controversia era iniziata all’inizio dell’anno, quando il Comune aveva autorizzato l’accesso ai tecnici incaricati di effettuare sondaggi geologici e scavi archeologici. I residenti avevano fatto ricorso al tribunale civile per bloccare l’accesso, ottenendo inizialmente una sospensione. Successivamente, il Comune aveva emesso un’ordinanza di sgombero, anch’essa contestata.
Tuttavia, i giudici del Tar avevano chiarito che le aree in questione erano destinate a un servizio pubblico e, nonostante l’occupazione senza titolo dei privati, il progetto dello stadio non poteva essere ostacolato. Con il rigetto definitivo dell’appello, il Campidoglio ha recuperato le aree e i tecnici della società giallorossa potranno procedere con i carotaggi geologici e le trincee archeologiche, passaggi essenziali per completare lo studio preliminare e redigere il progetto definitivo dello stadio.
Le prossime tappe giudiziarie sono fissate per il 12 e 20 settembre, quando il tribunale civile discuterà la tutela del possesso delle aree reclamata dai residenti.
Lo riporta Il Messaggero.