La Roma si trova a dover gestire non solo le difficoltà sportive dopo un inizio di stagione deludente, ma anche una crisi a livello dirigenziale. Le dimissioni della CEO Lina Souloukou, annunciate dopo una settimana turbolenta che ha visto anche l’esonero di Daniele De Rossi, hanno lasciato un vuoto significativo nel club. La dirigente greca ha deciso di lasciare il suo incarico, aggravando una situazione già complicata e alimentando tensioni all’interno di Trigoria.
Le dimissioni della Souloukou sarebbero il risultato di un ambiente sempre più esasperato. La manager greca, sin dal suo arrivo, avrebbe espresso perplessità su alcune delle decisioni della società, in particolare riguardo alla scelta di offrire un contratto triennale a De Rossi come allenatore. Le sue riserve si sarebbero poi riflesse nel suo ruolo nell’esonero del tecnico, avvenuto a causa di una serie di risultati negativi e statistiche sfavorevoli, come il numero di occasioni concesse agli avversari. Questo ha finito per isolare la Souloukou, che si è trovata in contrasto con parte della dirigenza.
Uno dei punti critici che ha accelerato la sua uscita riguarda il caso Dybala. La dirigente greca è stata coinvolta nella gestione del rifiuto del fuoriclasse argentino all’offerta proveniente dall’Al-Qadsiah, un rifiuto che ha reso Dybala una figura popolare tra i tifosi, ma che ha mostrato una debolezza della Roma nella gestione delle sue strategie di mercato. I Friedkin avrebbero voluto un esito diverso da questa trattativa, vedendo nell’offerta araba un’opportunità di mercato che, invece, non si è concretizzata. Questo episodio ha indebolito la posizione della Souloukou, che alla fine ha deciso di dimettersi. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.