L’attuale Roma di Claudio Ranieri sta mostrando un’identità solida grazie a una spina dorsale formata da giocatori legati alla visione di Daniele De Rossi. Tra questi, Pisilli, Koné, Saelemaekers e Hummels rappresentano il fulcro della squadra, frutti del lavoro dell’ex tecnico giallorosso. De Rossi, durante il mercato estivo, si era battuto per portare o valorizzare questi elementi, ora rilanciati da Ranieri dopo essere stati messi in ombra durante la gestione di Ivan Juric.
Tra i casi più significativi, scrive Il Corriere della Sera, c’è Koné. Fortemente voluto da De Rossi, il suo arrivo si è concretizzato solo a fine mercato, con il calciatore e il suo entourage che hanno rifiutato altre offerte pur di vestire la maglia giallorossa. Se con Juric era rimasto ai margini, Ranieri ne ha fatto un titolare inamovibile, esaltandone la qualità e l’intelligenza tattica. Hummels è un altro esempio emblematico. Inseguito a lungo da De Rossi, il difensore tedesco ha ritrovato fiducia e condizione sotto la guida di Ranieri, diventando il leader della retroguardia romanista. Pisilli, 20 anni e già decisivo, è stato indicato da De Rossi come uno dei maggiori talenti emergenti. La sua crescita continua a stupire, tanto da essere sempre più al centro del progetto tecnico.
Infine, Saelemaekers, arrivato in prestito nello scambio con Abraham, era stato pensato da De Rossi per un ruolo chiave nel 4-3-3, ma un infortunio e l’esonero dell’allenatore lo hanno tenuto lontano dai riflettori. Ora Ranieri lo utilizza con versatilità in più posizioni, e contro il Lecce è arrivato anche il primo gol in giallorosso. Con pragmatismo e intelligenza, Ranieri sta raccogliendo i frutti del lavoro di De Rossi, trasformando la Roma in una squadra più equilibrata e competitiva.