Claudio Ranieri ha acceso il dibattito sul prossimo allenatore della Roma, lasciando intravedere un nome di peso per il futuro del club. Dopo la vittoria in Coppa Italia contro la Sampdoria, Ranieri ha dichiarato: “Se non ci riprendiamo, non si può andare a rompere le scatole a un top manager. Roma ha bisogno di un allenatore che sappia vivere le attese di una piazza importante”.
Parole che hanno fatto rumore, pronunciate proprio mentre Carlo Ancelotti entrava nella storia del Real Madrid. Con il trionfo per 3-0 sui messicani del Pachuca nella finale dell’Intercontinentale, Ancelotti ha raggiunto 15 trofei con i Blancos, diventando l’allenatore più vincente della storia del club spagnolo. L’idea della dirigenza giallorossa è chiara: puntare su un allenatore italiano di altissimo livello. E Ancelotti, oltre a essere una leggenda del calcio mondiale, conserva un forte legame con la Capitale. Amatissimo dai tifosi giallorossi, che lo hanno sempre accolto calorosamente anche da avversario, Ancelotti non ha mai nascosto il desiderio di allenare la Roma.
I rapporti con Ranieri sono ottimi e radicati nel tempo, un dettaglio che potrebbe giocare a favore dell’arrivo del tecnico emiliano. Inoltre, i Friedkin non sono nuovi a colpi di scena quando si tratta di allenatori di prestigio, avendo già convinto José Mourinho ad abbracciare la sfida romana. Tuttavia, scrive TuttoSport, c’è un ostacolo da superare: il Brasile. Ronaldo, candidato alla presidenza della CBF (la federcalcio brasiliana), ha dichiarato di voler affidare proprio ad Ancelotti il compito di rilanciare la Selecao qualora venisse eletto. Per ora, dunque, il futuro è incerto, ma Roma resta un’opzione concreta per Ancelotti. E come cantava Antonello Venditti, “certi amori fanno giri immensi e poi ritornano”.