Due mesi alla fine della stagione e poi sarà tempo di lavorare per il 2026. In realtà bisognerebbe già farlo, ma in casa Roma, sfortunatamente, la programmazione va un po’ a rilento: da settembre senza CEO, sponsor in scadenza e guida tecnica ancora da rintracciare. Ci risiamo dunque, con l’ennesimo casting già partito e con tanti nomi accostati alla panchina capitolina. Tra questi c’è quello di Maurizio Sarri, apprezzato sia per la sua carriera che per la capacità di valorizzare il parco giocatori a sua disposizione.
Il rapporto con Ranieri
Partiamo da chi sponsorizzerebbe con convinzione la candidatura dell’ex mister del Napoli. Dobbiamo tornare alla primavera del 1997, quando Claudio Ranieri è alla guida della Fiorentina. Un pomeriggio, un uomo che viene dai dilettanti chiede se è possibile seguire un allenamento della Viola. Ha 38 anni e dirige una squadra che sta provando a vincere il proprio campionato. Ranieri acconsente e dà il via libera: un giovane Maurizio Sarri si mette gli spalti e segue in silenzio le metodologie del suo collega affermato che nella stagione precedente ha alzato la Coppa Italia e che sta preparando la semifinale di Coppa delle Coppe contro il Barcellona. Passano 21 anni e la situazione si ribalta, col testaccino che sarà ospite del Comandante al Chelsea, prima di prendere in corsa il Fulham. Un rapporto di totale stima tra i due, ribadito in parecchie circostanze dai diretti interessati: “E’ bravissimo, il suo gioco ruba gli occhi – le parole di Ranieri nel 2018 – Sarri è arrivato tardi a grandi livelli, ma ha lavorato tantissimo e si merita questo!”. Un uomo partito dal basso con un’infinita gavetta prima di raggiungere il traguardo: un aspetto che l’attuale allenatore della Roma apprezza più di chiunque altro.
L’amore per Paulo
Capitolo Juventus. A Torino Sarri vincerà uno Scudetto, l’ultimo della serie bianconera prima di essere messo alla porta. Il 2019-20 fu un anno travagliato, non solo per il Covid, ma anche e soprattutto per un amore mai scattato tra ambiente, spogliatoio e il tecnico che aveva provato a scalzare la Signora dal trono nel 2018. No, l’ex mister del Napoli fu mal sopportato in taluni casi, specialmente dai senatori di lungo corso. Nonostante un rapporto pessimo con quasi tutti, il Comandante fa breccia nel cuore di una stella. L’anno precedente quel giocatore aveva fatto una fatica enorme nella convivenza con CR7, era finito quasi ai margini, tanto da pensare all’addio: “Volevo andarmene, ma poi Maurizio mi ha convinto a restare”, il Dybala pensiero nel gennaio 2020. Già, perché Sarri, che lo paragonerà addirittura ad un figlio in una conferenza stampa, trasformerà la Joya in un centravanti atipico: “Deve capire che deve giocare vicino alla porta, può fare il falso nueve”. Un’intuizione azzeccatissima: l’argentino segna 11 gol (2 all’Inter, 1 al Milan) e fa 11 assist in 33 presenze. Una sinfonia. Paulo resterà malissimo dell’allontanamento di Sarri, tanto da fare una confessione a colui che lo aveva rilanciato: “Mi ha detto che vorrebbe essere ancora allenato da me”, rivelato dal mister toscano a Sportitalia nel 2021. Sarri aveva da poco firmato per la Lazio, Dybala l’anno successivo approderà alla Roma e nella stracittadina del marzo 2023 i due si ritrovano uno di fronte all’altro. Il romanista, prima di iniziare la gara, lo cerca e lo va ad abbracciare dinanzi alle panchine. Un momento sentito, un gesto emozionante. Visto che Dybala è considerato da tutti un leader tecnico dell’attuale formazione giallorossa, probabilmente caldeggerebbe la candidatura di Sarri qualora i Friedkin gli chiedessero un parere, sempre che non l’abbiano già fatto…
La proprietà
Chi conosce molto da vicino mister Sarri sostiene che contatti negli ultimi tempi con la proprietà romanista non ci siano stati. Forse l’ultima volta che le due parti hanno avuto frequenti comunicazioni fu nell’inverno del 2021, quello in cui i texani capirono che era giunto il momento di liberarsi di Paulo Fonseca. L’ex tecnico del Chelsea diede la propria disponibilità a sedersi sulla panchina giallorossa, ma poi in meno di tre settimane, nel pieno della primavera, ci fu il colpo di scena con Josè Mourinho. Sedotto e abbandonato, il Comandante poi prese la strada di Formello. Per la Roma non ci sono state altre chiacchierate, mentre c’è chi giura, in quel di Liverpool, che Dan e Ryan Friedkin pensarono sempre a Sarri lo scorso autunno per l’Everton. Rumors di mercato, non verificati. Il numero in rubrica tuttavia lo dovrebbero ancora avere…
Ed ecco il Toro
Una stagione da disoccupato, in cui mister Sarri si sta comunque godendo il calcio, seppur a livello di Serie D, seguendo il Figline del presidente…Nicolè Sarri (non è omonimia, si tratta proprio del figlio del tecnico toscano). Ma in questi mesi alla corte del mister sono giunte due telefonate. Una proveniente dalla Turchia, sponda Besiktas, ma che è rimasto solamente un sondaggio portato avanti da un intermediario di mercato. L’altra ben più concreta: fu Urbano Cairo a comporre il numero del coach ex Juventus. Vanoli stava balbettando e il patron granata, nel pieno delle contestazioni della sua tifoseria, aveva pensato al colpo di teatro. Sarri mostrò il proprio gradimento, ma poi i risultati salvarono la panchina dell’attuale allenatore del Toro. Tutto sfumato per il momento, ma chissà cosa accadrà in estate se dal Piemonte dovessero nuovamente farsi vivi…
Perplessità
Tornando alla Roma, Sarri vorrebbe riprendere a lavorare dopo un anno e più di stop. Tuttavia, chi lo conosce bene, crede che il Comandante potrebbe fare una serie di riflessioni qualora da Trigoria lo contattassero a distanza di tempo. No, non c’entra nulla il 2021, le domande che ci si potrebbe porre in Toscana sarebbero relative alla piazza: come reagirebbero tifosi e addetti ai lavori della Roma nel caso arrivasse un ex Lazio in panchina? Potrebbe essere un boomerang? Sarebbe giusto rischiare? Magari a queste incognite si potrebbe rispondere con due esempi: Sven Goran Eriksson e Zdenek Zeman… O magari dall’altra parte ci si potrebbe chiedere: ma un top disposto ad andare al Toro, è l’uomo giusto da cui ripartire?