Il futuro della Roma, dentro e fuori dal campo, si gioca su più fronti: tra tensioni politiche, movimenti di mercato e valutazioni arbitrali.
In apertura, resta centrale la questione nuovo stadio a Pietralata. Dopo le tensioni avvenute ieri tra manifestanti contrari al progetto e forze dell’ordine, oggi il cantiere ha registrato una timida ripartenza con l’ingresso del camion della Roma per l’inizio dei rilievi archeologici. Ma l’incertezza permane. Intervenuto nella trasmissione Omnibus su La7, il sindaco Roberto Gualtieri ha ribadito la volontà dell’amministrazione di andare avanti: “Lo stadio si farà, siamo ad uno stato avanzato. Le proteste sono insensate”.
Parallelamente, si muovono anche le prime pedine del calciomercato estivo. Secondo quanto emerso oggi, Bryan Cristante potrebbe lasciare la Roma a fine stagione: il Como, che proprio oggi ha confermato la guida tecnica di Cesc Fabregas anche per il prossimo anno, sarebbe pronto ad accoglierlo, e il centrocampista non chiude all’ipotesi. In panchina, invece, tra i nomi accostati alla Roma per il dopo-Ranieri spunta anche Enzo Maresca, attualmente al Chelsea ma in bilico.
Sul fronte offensivo, la dirigenza guarda anche oltreoceano: piace Brian Gutiérrez, talento dei Chicago Fire, valutato circa 6 milioni di euro. Il giovane attaccante rappresenta un’opzione da valutare in vista della prossima sessione estiva.
Tornando al presente, la squadra si è ritrovata a Trigoria per riprendere gli allenamenti dopo la sconfitta con l’Atalanta. Seduta in parte differenziata per alcuni elementi, in attesa della prossima sfida contro il Torino. Proprio i granata potrebbero dover fare a meno del difensore Coco, costretto all’intervento chirurgico alla mano: la sua stagione rischia di concludersi in anticipo.
In giornata è arrivata anche l’ufficialità sugli orari della 37ª giornata di Serie A: tutte le partite in programma domenica 18 maggio alle ore 20:45, tranne Genoa-Atalanta, anticipata al sabato.
Infine, tengono banco le polemiche arbitrali dopo Atalanta-Roma. L’ex arbitro De Marco ha dichiarato che “il rigore assegnato inizialmente alla Roma non c’era, ma il Var non avrebbe dovuto intervenire”. Parere condiviso da Gabriele, che ha sottolineato come “solo Sozza potesse valutare l’entità del contatto tra Pasalic e Koné”. A chiudere il quadro, il presidente AIA Zappi, citando Rocchi, ha difeso la decisione finale: “Togliere il rigore è stato giusto. Siamo dispiaciuti per le dichiarazioni di Ranieri”.