Arrivato in Italia solo e senza soldi, in quattro anni il giovane calciatore del Gambia è riuscito a prendersi un posto nella formazione di De Rossi. E oggi debutta in prima squadra
Oggi a Bakoteh, in Gambia, è un giorno di festa: Ebrima Darboe, il giovane calciatore della primavera della Roma, vedrà lo stadio Olimpico per la prima volta dalla panchina giallorossa. Il mediano in soli 4 anni ha visto coronare il suo sogno, in una storia che ha qualcosa di fiabesco: fuggito a 14 dal Gambia, sua terra natale, per garantire un futuro alla sua famiglia (orfana del padre), Ebrima decide, come tanti, di cercare la fortuna all’estero. Dal Gambia arriva in Libia, dove è costretto a vedere ciò che gli occhi di un ragazzo di 14 anni non dovrebbero mai vedere: dolore, torture, stupri, omicidi e tutte le atrocità che i migranti vivono in Libia. Sopravvissuto a quell’orrore si imbarca per raggiungere l’Europa, e fortunatamente ci riesce. Arriva in Sicilia, sottopeso e solo, ma viene accolto da una casa famiglia a Rieti. Qui scopre il mondo del calcio, e inizia a giocare tra le fila del Young Rieti, finché non viene notato dagli scout della Roma: l’amore nasce subito, bastano 15 minuti di provino per convincere il club a tesserarlo, ma non è una cosa semplice. Per un anno e mezzo è rimasto dentro il centro sportivo di Trigoria senza poter giocare, il tesseramento di un ragazzo con quel passato è complicatissimo anziché agevolato. Gli hanno fatto prendere la licenza media, lo hanno iscritto al liceo sportivo: pare sia un bravo studente.
A luglio Darboe ha firmato un contratto da professionista con l’#ASRoma, un momento che ha descritto come “la realizzazione di un sogno”. Stasera sarà per la prima volta tra i convocati nella sfida contro il Milan. pic.twitter.com/Gh6vZnDxN4
— AS Roma (@OfficialASRoma) October 27, 2019
Poi, finalmente, ha potuto cominciare a giocare con la Primavera di Alberto De Rossi. La Roma lo ha messo sotto contratto. Quando ha compiuto diciotto anni ha firmato il primo contratto da professionista, l’accordo tra la Roma e il suo procuratore Giorgio Ghirardi è stato immediato: guadagna 50 mila euro lordi a stagione, 30 mila netti, e lo farà per i prossimi quattro anni. Manda buona parte dei suoi guadagni alla mamma, a Bakoteh. In poco tempo ha scalato le gerarchie della formazione giovanile giallorossa e oggi, complice anche il momento nero della prima squadra per via degli infortuni, siederà sulla panchina della Roma di Paulo Fonseca. Una favola incredibile, fatta di umanità e sofferenza, ma che speriamo non si concluda qui. Darboe ha ancora tanto da raccontare, sopratutto sul campo da gioco. In bocca al lupo Ebrima, ti auguriamo il meglio. Te lo meriti.