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IL CORRIERE DELLO SPORT – Un texano nato in California e un bostoniano, ma non c’è solo questo a dividerli. Il cowboy è pronto a immettere 150 milioni nelle casse giallorosse necessari per la capitalizzazione, primo passo per l’acquisizione del pacchetto di maggioranza, ed è ormai stanco dell’opulenta richhezza fine a se stessa.
Mandzukic non convince visti i troppi mesi di stop e sta sempre più prendendo forma l’idea Dzeko. Il bosniaco, che è stato vicino al Chelsea nel gennaio 2018, ha rinnovato quest’estate con la Roma fino al 2022 e ha espresso però più volte recentemente la sua volontà di chiudere la carriera nella capitale. Lo riporta Il Corriere dello Sport.
Nelle ultime settimane ha dimostrato di rispettare le scelte di Fonseca, e contro il Brescia proverà a vincere il ballottaggio da esterno basso contro Santon, visto che Spinazzola non è ancora pronto per rientrare.
LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il comunicato della Roma arriva poco prima delle 18, quando la CONSOB già da tempo aveva fatto richiesta alla società di chiarire la vicenda e il titolo in borsa era stato sospeso per sei ore, dopo un eccesso di rialzo.
Solo una volta da quando è nella prima squadra romanista ha giocato meno in questo momento: nel 2014 aveva giocato appena 494′, minori dei 565′ di oggi.
E così in Vaticano alla cerimonia era presente anche Alessandro Florenzi, insieme a Morgan De Sanctis, ai laziali Acerbi e Immobile, al commissario tecnico della nazionale Mancini, al vicepresidente dell’Inter Zanetti e altri personaggi noti dello spettacolo.
Un impero che ha ereditato dal compianto padre nel 2017 e che ora conta circa 5600 dipendenti e del quale è CEO dal lontano 1995. Patrimonio che nasce dalla Toyota e che gli ha permesso anche di investire molto nel turismo e nel cinema. Poi i circoli da golf, i safari e una incredibile passione per gli aerei.
IL CORRIERE DELLA SERA – Archiviati gli impegni per Euro 2020, la Roma ha ricominciato ad allenarsi agli ordini di Fonseca in vista della gara contro il Brescia. Scarico per Kluivert, individuale per Fazio e Perotti. Buone notizie infine dagli infortunati: recuperati Mancini e Spinazzola, che ieri si sono allenati con il resto del gruppo. Lo riporta il quotidiano Corriere della Sera.
IL MESSAGGERO – Ieri a Trigoria si è aggiunto anche il ritardatario Kluivert: la rosa ora è al completo. La buona notizia arriva da Mancini che, smaltito l’affaticamento al polpaccio sinistro che lo aveva costretto a lasciare la nazionale, si è allenato regolarmente in gruppo.
A bordo Dan Friedkin che, dopo cena, è rientrato in albergo in via del Babuino, alloggio scelto di solito pure da James Pallotta nelle sue brevi e rare vacanze romane. Il tycoon californiano, nella Capitale da qualche giorno per prendere conoscenza di persona del pianeta Roma, segue quindi le orme in città proprio del presidente giallorosso che già nel 2018 gli propose di entrare nel club. Friedkin, insomma, si è presentato a Roma. Senza nascondersi.
È questo il senso del documento di quattro pagine con cui Goldman Sachs ha cominciato nei mesi scorsi a proporre nei mercati finanziari internazionali l’investimento nella Roma. Più che un teaser quello prodotto dall’advisor di Pallotta è un menù nel quale vengono descritti e incensati la città di Roma e i traguardi raggiunti dal club dentro e soprattutto fuori dal campo. Sulla copertina campeggiano il Colosseo e un’immagine-prototipo del nuovo stadio a Tor di Valle.
IL TEMPO – E’ venuto a Roma, ha trattato il prezzo ed è ripartito convinto di poter mettere le mani sul club giallorosso in un futuro a breve termine. Dan Friedkin si è messo in testa di divenire l’erede di Pallotta.
Il difensore è tornato ad allenarsi in gruppo dopo aver del tutto smaltito lo stato di affaticamento generale – con annesso edema al polpaccio – accusato al termine dell’ultimo ciclo di partite prima della sosta.
LA REPUBBLICA – È americano, ma non è Pallotta, anzi è pronto a prenderne il posto. Si chiama Dan Friedkin e da qualche ora ha allungato più di una mano sulla squadra giallorossa. Il curriculum parla per lui: 54enne di Houston, 4,2 miliardi di dollari di patrimonio, il 187° uomo più ricco degli Stati Uniti, nell’ultimo anno ha venduto Toyota per 9 miliardi di dollari con il suo GulfStates Toyota, distributore esclusivo delle vetture giapponesi in cinque stati americani.
Curiosità, frenesia, ma anche tanto disincanto: i tifosi della Roma assistono alla comparsa sulla scena di Dan Friedkin senza la morbosità che un eventuale passaggio di proprietà meriterebbe, raffreddati nell’entusiasmo dalla sensazione che il tipo di gestione del nuovo tycoon statunitense sarebbe nei fatti molto simile a quella portata avanti fino ad oggi da James Pallotta.