La decisione arriva dalla Wada, l’Agenzia Mondiale Antidoping. L’accusa è di aver cancellato e manipolato diversi test sugli atleti
Russia esclusa dalle prossime Olimpiadi estive di Tokyo 2020 e dai Giochi Invernali di Pechino 2022. Mosca subisce le sanzioni più pesanti nella storia dell’olimpismo per recidiva nel falsificare i dati dei controlli antidoping sui suoi atleti. La Wada, l’Agenzia Mondiale antidoping, comunicherà la propria decisione durante una conferenza stampa a Losanna alle 13.30, al termine della riunione del Comitato esecutivo a porte chiuse iniziato intorno alle 10.
L’accusa è quella di aver falsificato dati di laboratorio sui test degli atleti, inserendo prove false, e di aver cancellato alcuni file per “coprire” l’identità dei possibili atleti dopati. La Federazione ha a disposizione 21 giorni per presentare ricorso al Tas.
Qualora il ricorso dovesse essere respinto, la Russia sarà costretta a saltare anche i Mondiali di calcio del 2022 in Qatar. La nazionale di calcio, tuttavia, potrà disputare gli Europei 2020 organizzati dall’UEFA, massimo organo calcistico europeo, proprio perché quest’ente non è considerato dall’Agenzia Mondiale Antidoping come “major event organisation” ai pari di FIFA e Comitato Olimpico internazionale.
Gli atleti russi potranno partecipare alle manifestazioni sportive soltanto come “atleti neutrali”.